
Relief: il podcast.
Relief è il primo servizio di sollievo psicologico rapido dedicato alle emergenze emotive e al benessere quotidiano. Ha sede a Milano e funziona dal vivo in metropolitana (MM5, fermata Isola) e on line su www.reliefpsicologico.it.
Questo podcast racchiude storie di persone, consigli psicologici pratici e tecnici per affrontare meglio la vita di tutti i giorni, letteratura scientifica, consigli di lettura e buone notizie.
Conduce Alessandro Calderoni, psicologo e psicoterapeuta, ideatore del servizio, già voce a RMC e Virgin Radio.
Relief: il podcast.
#5-15 La mente in Armonia. Ospite: Andrea Bocelli
Protagonista dell'ultima puntata della quinta stagione di "Relief" è Andrea Bocelli che, ai microfoni di Alessandro Calderoni, ci conduce in un viaggio emozionante nel suo rapporto con la musica e le sfide emotive della vita. "Sono un malato terminale di musica," confessa il tenore, svelando come questa passione abbia guidato la sua esistenza fin dall'infanzia, quando trascorreva ore ad ascoltare e memorizzare le opere che avrebbe poi interpretato sui palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Con sorprendente candore, Bocelli racconta la sua evoluzione da studente di giurisprudenza a stella internazionale della musica, un percorso non pianificato che dimostra come seguire le proprie passioni possa condurre a destini inaspettati. La disciplina necessaria per mantenere la voce in forma ottimale richiede "una vita molto simile a quella di un atleta," smentendo il mito dell'artista geniale ma sregolato.
Il momento più toccante emerge quando l'artista rivela che la tristezza è stata l'emozione più sfidante della sua vita, radicata nell'esperienza traumatica di separazione dalla famiglia quando, a soli sei anni, fu mandato in collegio. Questa vulnerabilità continua a manifestarsi ancora oggi nell'ansia che prova prima di ogni tournée e nella gioia del ritorno a casa, rivelando quanto profondamente le esperienze infantili possano plasmare la vita emotiva anche in età adulta.
I "trucchi del mestiere" di questa puntata comprendono tecniche di consapevolezza come il "Mindful Check-in" per gestire lo stress quotidiano, insieme all'acronimo "FORZA" che offre una struttura accessibile per implementare queste pratiche nella vita di tutti i giorni.
Insieme a Davide Burchiellaro di Gente.it, la sezione Millennials esplora il fenomeno sociologico della "fuga dei nonni," pensionati italiani che si trasferiscono all'estero per stare vicini ai figli emigrati, sollevando interrogativi sul concetto di famiglia come sostegno ma talvolta anche come "gabbia" emotiva.
Gianluca Riccio di Futuro Prossimo ci prta a esplorare gli occhiali high-tech per cani progettati per comprendere meglio come interpretano la comunicazione umana.
Ecco le tre ricerche scientifiche della puntata: la prima esplora i benefici delle diete ricche di polifenoli sulla salute cognitiva e l'invecchiamento cerebrale; la seconda studia gli effetti del cannabidiolo sul sonno; la terza indaga il legame tra microbiota intestinale e comportamento impulsivo.
Infine, le "belle notizie": la creazione di una rete europea di ricerca sul cervello guidata dall'Italia, la distribuzione di un nuovo vaccino antimalarico in Africa per proteggere milioni di bambini, e l'estensione del programma sociale Bolsa Familia in Brasile, mirato ad alleviare la povertà infantile.
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il podcast psicologia pratica e gestione delle emozioni con i trucchi.
Speaker 1:Le interviste e i racconti di alessandro calderoni, in collaborazione con genteit ben ritrovati in relief, il podcast collegato all'omonimo servizio di sollievo psicologico rapido che ha fisicamente sede a milano, in metropolitana, linea lilla, fermata isola, oppure per tutti a partire da wwwreliefpsicologicoit, ovviamente online. Ho il piacere e l'onore di annunciarvi che che ha sviluppato collaborando con artisti di fama mondiale della sua famiglia e discuterà anche l'importanza di non cedere a superstizioni o a rituali scaramantici nel prepararsi invece in modo molto puntuale e scientifico ai suoi concerti. Per quanto riguarda gli esercizi che vi proponiamo ogni puntata, in questa i trucchi del mestiere sono il mindful check-in e l'applicazione della mindfulness alle attività quotidiane, allo scopo di portare consapevolezza nel qui e ora e gestire meglio lo stress. Ogni giorno, ogni momento Invece.
Speaker 1:Nel segmento con i nostri ospiti fissi troviamo come sempre Davide Burchillaro, il responsabile di Genteit, che nel suo spazio Millennials affronta in questa puntata il tema della fuga dei nonni, che è un fenomeno in cui i pensionati italiani si trasferiscono all'estero per stare vicini ai figli emigrati, e riflettiamo insieme sulle implicazioni sociologiche e anche psicologiche di questo tipo di scelta e anche di spostamento di occhiali tecnologici per cani sviluppati per comprendere meglio il loro comportamento e le loro interazioni con gli umani, un'innovazione che potrebbe ridefinire il nostro approccio alla formazione degli animali. Inoltre, in questa puntata, come sempre, ci sono tre ricerche scientifiche e tre belle notizie. Per le ricerche scientifiche, esploreremo i benefici delle diete ricche di polifenoli sulla salute cognitiva e l'invecchiamento cerebrale. La seconda studierà gli effetti del cannabidiolo sul sonno e per la terza, invece, indaghiamo il legame tra microbiota intestinale e comportamento impulsivo.
Speaker 1:Per le belle notizie, invece, la creazione di una rete europea di ricerca sul cervello guidata dall'Italia, la distribuzione di un nuovo vaccino antimalarico in Africa per proteggere milioni di bimbi e l'estensione del programma sociale Bolsa Famiglia in Brasile, mirato ad alleviare la povertà infantile. Cominciamo Il caso Ospite di questa puntata di Relief, andrea Bocelli, che sono davvero contento di salutare, e ciao, andrea, grazie per essere con noi.
Speaker 3:Eccoci qua, buonasera a tutti. Grazie dell'invito.
Speaker 1:Tu sei un tenore di fama internazionale, un polistrumentista, quindi un artista a tutto tondo sotto il profilo musicale. E proprio la musica tu hai dichiarato in varie occasioni che è stata una vera e propria guida nella tua vita, vita.
Speaker 3:Ma in che modo sono un malato terminale di musica, perché fin da bambino avevo questa passione, che era quasi una mania. Facevo chilometri intorno a un tavolo che si trovava nella sala dove avevo un giradischi. Mi fermavo solo per cambiare il disco e poi cominciavo come un matto a girare. Infatti, tutto il repertorio che poi dopo ho cantato negli anni nei vari teatri, eccetera, era un repertorio che conoscevo già per filo e per segno. Quindi non ho fatto molta fatica poi dopo a impararlo a memoria questa mania, come dici tu?
Speaker 1:come ti è stata utile nei momenti più difficili? come si può usare la?
Speaker 3:musica, non tanto nei momenti più difficili, perché poi nella vita non credo nemmeno di aver dovuto affrontare momenti particolarmente difficili. Poi, se specialmente li mettiamo a confronto con la vita che stanno vivendo tanti nostri simili in giro per il mondo, per carità, ho avuto una vita a rose e fiori, diciamo così. In confronto, però certamente mi è stata utile, soprattutto perché mi ha dato sempre, è stato sempre un punto di riferimento importante, quando io non ho mai pensato neanche di, quando ero ragazzino non avevo neanche l'aspirazione che diventasse un lavoro. Io in casa mia mi hanno quasi costretto a studiare, a fare l'università. Mi sono laureato in giurisprudenza e quindi pensavo quasi poi di fare l'avvocato, e quindi è stato poi anche un caso quello che è successo. Però certamente mi rifaccio a Tiziano Terzani che disse una volta io non ho mai lavorato perché ho sempre fatto quello che mi piace. E a me è successo un po' lo stesso.
Speaker 1:Nel corso della tua carriera, tra l l'altro, quello che ti piace ha dimostrato di essere veramente molto vasto e ampio, perché hai spaziato dal repertorio operistico al pop. Hai collaborato con artisti di fama mondiale. Ecco il confronto con mondi e sensibilità molto differenti tra loro. Cosa ti ha dato? Quali risorse?
Speaker 3:ti ha installato. La mia passione vera è sempre stata per l'opera, soprattutto, e fin da ragazzino ho sempre ascoltato e imitato i grandi cantanti d'opera perché la mia passione era quella. Poi, crescendo, ho capito che c'erano anche altre cose. Dovevo allargare i miei orizzonti se volevo socializzare, anche perché con l'opera. Mi ricordo quando ero ragazzo, sia alle scuole mediche che alle scuole superiori, c'era questa diatriba con i miei compagni che mi prendevano in giro perché mi dicevano ma te ascolti questi qui che urlano dalla mattina alla sera? e io gli rispondevo voi ascoltate questi che non hanno voce. Era tutta una lotta di questo tipo.
Speaker 3:Qui poi, quando ho avuto, quando mi sono iscritto all'università il primo anno, ho cominciato a fare il piano bar, perché ho capito che era un'attività che avrebbe potuto innanzitutto divertirmi e poi anche era l'età degli amori, dei primi amori di queste cose. Perciò mi piaceva incontrare dei miei coetanei, delle ragazze, eccetera. Quindi mi ha spronato, è stata questa un po' la cosa che mi ha spronato a esplorare nuovi mondi musicali, che poi mi ha servito molto, perché è come aver imparato una lingua nuova. No, sono diventato bilingue o multilingue.
Speaker 1:Senti, quando hai festeggiato i tuoi 30 anni di carriera, hai fatto al teatro del silenzio nel tuo paese natale. A volte si dice nemo profeta in patria. Invece, nel tuo caso, come è stato tornare alle origini per celebrare questo traguardo?
Speaker 3:divertentissimo perché in quel posto, lì, quel luogo dove ora c'è il teatro, il silenzio, insomma io ci sono passato chissà quante volte quando era ragazzo, in bicicletta, a cavallo, a piedi, insomma tutti e tutti i modi, era un luogo dove si passava per andare a fare le scampagnate, le passeggiate con gli amici, eccetera. Quindi, ritrovarmi lì a cantare, ma soprattutto vedere il mio paese invaso, per così dire, da persone che vengono da tutto il mondo, con culture diverse, religioni diverse, vestiti diversi, abitudini diverse, però tutti felici, in pace, con l'entusiasmo di venire ascoltare un concerto in un luogo così inusitato, insomma, per la musica è un'esperienza divertentissimo tu hai una famiglia numerosa e affiatata e tieni molto la tua famiglia.
Speaker 1:Ecco in che modo questa dimensione c'è, la dimensione familiare, contribuisce al tuo benessere emotivo e, se vogliamo, anche alla tua ispirazione artistica.
Speaker 3:Io sono nato e cresciuto in una famiglia molto unita e quindi ho avuto questa fortuna e ho imparato ad apprezzare e ad essere molto legato alla famiglia.
Speaker 1:no-transcript si dice a volte e lo hai detto anche tu che la voce è lo specchio dell'anima. Ecco, questo per un verso significa per un professionista che saper usare la voce e emozione al pubblico, però anche significa che il tuo contenuto emotivo può influenzare fortemente le tue performance. Hai qualche pratica o qualche rituale di preparazione prima dei concerti?
Speaker 3:rituale nel senso scaravanti? con assolutamente no, però certamente rituali che riguardano la preparazione in senso tecnico al concerto, quelli sì bisogna arrivare. Io sonoituato ad arrivare in camerino almeno tre ore prima dell'esibizione e fare un buon riscaldamento della voce. Se la voce è in buono stato si fa prima, se non è in buono stato ci vuole più tempo e bisogna averlo il tempo. Quindi bisogna arrivare lì molto prima e fare le cose con calma. La musica, cioè la voce, è lo specchio dell'anima? probabilmente sì, ma è anche probabilmente lo specchio della salute, perché quando c'è qualcosa che non va si ripercuote subito e immediatamente sulla voce e quindi un cantante deve tentare almeno di fare di tutto per star bene. Proprio fisicamente è importante avere una vita molto simile a quella di un atleta, perché le corde vocali sono muscoli e questi muscoli sono azionati da una miriade di altri muscoli. Quindi l'importante è bisogna fare avere una vita molto morigerata, sia dal punto di vista dell'alimentazione e tutto il resto.
Speaker 1:Quindi tutta la parte di genio e esorregolatezza che spesso viene attribuita al mondo dell'artista canoro o del musicista, la mettiamo un po' in soffitta.
Speaker 3:Per lo meno quei cantanti che fanno quel repertorio che faccio io non possono permettersi, faccio io non possono permettersi.
Speaker 1:Un'ultima domanda te la faccio a proposito delle emozioni, quelle che ci danno più fastidio che un po' generalizzando e sintetizzando nel corso della vita, quando proviamo disagio vuol dire che o abbiamo ansia, o abbiamo tristezza, o proviamo rabbia. Quale di queste per te è stata l'emozione maggiormente sfidante nel corso della vita?
Speaker 3:forse la tristezza, perché io ho fatto un'esperienza da bambino. Sono dovuto andare in collegio quando avevo sei anni e il distacco dalla famiglia mi è pesato moltissimo e devo dire che per contraltare i giorni in cui venivano a riprendermi i miei genitori per le vacanze, per portarmi a casa, quelli sono stati i momenti, le gioie più grandi che ho provato in tutta la mia vita e quindi mi sono portato dietro. Forse lei è uno psicologo, quindi saprà meglio di me giudicare quello che dico. Non so se sarà una, è una mia impressione. Mi sono portato dietro questa cosa per tutta la vita, tant'è che ancora oggi, quando devo partire per andare in tournée, magari per star fuori 15-20 giorni, sono molto triste e molto felice quando torno. E ancora oggi la solitudine forse è la cosa che mi che mi dà più fastidio, che mi rende più triste.
Speaker 1:Non mi piace stare da solo forse l'antidoto ogni tanto in questi casi è riuscire a portarsi casa dentro, essere la propria casa comunque ci si sposti io ci provo, porto più cose possibili di tutto quando torna è meglio.
Speaker 1:Sì, sì, andrea Bocelli grazie infinite per essere stato con noi. Non sono impossibili di riempire di tutto, però Quando torna è meglio. Sì, sì, sì, così, andrea Bocelli, grazie infinite per essere stato con noi, grazie a voi, a presto. Trucchi del mestiere. Questa puntata come tema è nell'ambito dei trucchi del mestiere, cioè degli esercizi che vi proponiamo a ogni puntata di Relief, mindfulness e autoosservazione. Il primo esercizio potremmo chiamarlo il Mindful Check-in. Quando la nostra mente è affollata di pensieri, tendiamo a perdere il contatto col momento presente. Quindi vorrei che ti fermassi per un attimo e che facessi una specie di check-in mentale. Puoi chiederti cosa sto provando in questo momento, dove sono le tensioni nel mio corpo e quali pensieri stanno dominando, o almeno attraversando, la mia mente. Fai un respiro profondo e concediti qualche secondo per osservare senza giudicare. Questo esercizio aiuta a interrompere il pilota automatico della mente E come lo fa Beh, riportando la consapevolezza nel qui e ora. Dopo aver identificato le emozioni e le tensioni nel corpo, prova a nominare ogni stato emotivo che emerge. Per esempio, sento ansia, o c'è tensione nel collo, o la mia mente sta ripensando a un problema lavorativo.
Speaker 1:Dopo averli riconosciuti, immagina di raccogliere questi contenuti della mente pensieri, emozioni e sensazioni fisiche in un contenitore mentale come una specie di scatola. Chiudendo metaforicamente la scatola visualizza di lasciare andare quei pensieri, quelle emozioni, quelle sensazioni fisiche, senza combatterli, ma semplicemente accettandoli e riducendo il loro impatto su di te. Ripeti questo esercizio ogni giorno per allenare la tua mente a gestire meglio i contenuti della mente stessa, creando spazi di calma consapevole. Il secondo esercizio è applicare la mindfulness alle attività quotidiane. Se ti senti sopraffatto dalle responsabilità o dallo stress, una pausa consapevole può aiutarti a ricaricare le energie e a ritrovare chiarezza.
Speaker 1:Quindi, trova un momento della tua giornata in cui puoi fermarti per almeno 5 o 10 minuti. Siediti comodamente, chiudi gli occhi e concentrati sul tuo respiro. Nota semplicemente come l'aria entra ed esce dai tuoi polmoni, osserva il ritmo naturale del tuo respiro senza forzarlo, e osserva come il tuo corpo si sente in questo momento, cioè nel momento presente. Se la tua mente si distrae e divaga, riportala gentilmente al respiro senza giudicarti, e durante questa piccola pausa, evita di controllare il telefono o di programmare cose da fare volontariamente.
Speaker 1:Dedicati completamente al momento presente. Puoi anche combinare questa pratica con una breve visualizzazione. Per esempio, puoi immaginare di essere in un luogo tranquillo, come una spiaggia o una foresta, e lasciare che questa immagine ti aiuti a rilassarti ulteriormente. Alla fine della pausa, osserva come ti senti sicuramente più calmo, più presente, con una maggiore chiarezza mentale. Integra questa pratica nella tua routine quotidiana, magari al mattino, prima di iniziare la giornata o durante una pausa lavorativa, per gestire meglio lo stress e migliorare il tuo equilibrio emotivo. Un'altra variante di questa sorta di autoosservazione che puoi fare nei momenti importanti della tua giornata, quando senti che c'è proprio un carico eccessivo, e magari una sperimentazione con una specie di acronimo che io chiamo forza. La F sta per fermati, quindi puoi effettivamente fermarti per darti questi 5 minuti. La O è osserva, osserve il contenuto della tua mente in termini di pensieri, emozioni e sensazioni fisiche.
Speaker 4:La.
Speaker 1:R è respira, cioè lasci tutti i contenuti della mente sulla scrivania della mente là in alto, ti tuffi nel corpo fino ad arrivare nel centro della pancia e respiri concentrandoti sul respiro. La Z e fai zoom verso l'esterno. Osserva tutto il corpo insieme, anche il respiro, anche i contenuti, ma da un po' di distanza. E la A è adesso agisci. Cioè, una volta che ti sei liberato dal circuito automatico dei pensieri e dei contenuti della mente, puoi effettivamente effettuare le scelte più strategiche e adottare il comportamento migliore per te. Ed eccoci ancora una volta con Davide Burchiellaro, responsabile di Genteit ed esperto di problemi, temi, curiosità e intelligence generazionale. Ciao, davide, bentornato. Buona giornata a tutti. Allora, questa volta vorrei parlare con te di un fenomeno molto curioso e interessante, che anzi vorrei anche capire se è specialmente o soprattutto italiano oppure no.
Speaker 1:Abbiamo parlato mille volte di fuga di cervelli. I cervelli sono ragazzi o adulti che vanno all'estero, molto ben pagati, per usare le loro capacità intellettuali in ambito scientifico o manageriale o comunque lavorativo. Però a un certo punto questi si sposano, magari fanno dei figli e quindi diventano dei cervelli con figli all'estero, che hanno magari problemi di gestione o di organizzazione, e quindi c'è questo fenomeno nuovo dei nonni che vanno all'estero. Quindi, dopo la fuga dei cervelli, c'è la fuga dei nonni che vanno fuori, chiamati da questi figli che devono organizzarsi in qualche modo. Come funziona?
Speaker 4:Funziona, che naturalmente la società globalizzata ha portato a una mobilità maggiore, per cui le persone si sono trasferite. Sono andate spesso in Germania, in Francia, in Inghilterra e deludendo tutte quelle famiglie storiche che magari avevano una casa gigantesca che sognavano di riempire con nipotini e giocattoli e grandi cene. Al sud Italia, per esempio, questo era molto comune e in realtà si ritrovano che la famiglia dei figli è una a Tallin, una a Londra e l'altra a Barcellona. Quindi in questo caso cosa succede? Che un po' di malavoglia, ma molti pensionati sfruttano la possibilità che trasferendosi all'interno dell'Europa ci sia comunque un vantaggio fiscale e si trasferiscono dai figli. Lo fanno perché hanno bisogno dei figli, ma soprattutto i figli hanno bisogno di loro perché ormai anche all'estero non è così facile.
Speaker 4:Comunque sia, le babysitter costano, l'aiuto domestico costa e quindi avere un nonno che ti aiuta, che porta magari il bambino fuori o che ti fa, o chi gli insegna delle cose, gli insegna un po anche l'italianità, se vogliamo.
Speaker 4:È diventato un esigenza, per cui questa cosa è stata rilevata da da da una da un'agenzia di turistica che però si è trovata ad avere una serie di nonni expat, chiamiamoli così, che a un certo punto hanno chiesto informazioni in più proprio sul trasferimento e anche sul lasciare l'Italia, che è una brutta cosa perché vuol dire anche perdere alcuni vantaggi che la residenza in Italia ti dà. Però di fatto è così e l'anno scorso sono stati 4100 i nuclei familiari, o singole persone, o marito e moglie in pensione che si sono trasferiti all'estero, nello specifico proprio scegliendo le città dove abitavano i figli. Quindi questo è un elemento abbastanza significativo anche per il senso stesso della famiglia, che è su come sta cambiando in Italia. Certamente c'è bisogno di di ricreare da parte di queste persone una situazione che forse loro stessi nel passato avevano lasciato perdere, perché poi comunque l'immigrazione è stata forte anche nel nord Italia.
Speaker 1:Un aspetto di nostalgia di quegli ambienti, di quei grandi pranzi della domenica che ormai vediamo solo nei film e non riescono a smollare questi genitori. No. Ma trovare invece un'evoluzione leggermente meno italiana e un pochino più globale, cioè sostanzialmente lasciarli a casa loro, i genitori, no, Non sarebbe più interessante anche trovare una modalità di autonomizzazione differente?
Speaker 4:Chiedo è sotto il profilo psicologico? Sicuramente sì. Credo che questa sia una sudditanza che gli italiani purtroppo fanno molta fatica, gli italiani, ma forse anche altre parti d'Europa. È così perché conosco un po' la Grecia. Anche in Grecia è così, sono questa logica della famiglia, che è anche gabbia, ovviamente, e fanno fatica, si fa fatica ad abbandonare questo nido tra virgolette, e anzi lo si vorrebbe estendere proprio alla famiglia, poi nuova che avere delle persone in casa che sono dei parenti e che quindi contribuiscono con il reddito, poi ulteriormente penalizza le famiglie stesse. Quindi, effettivamente è un attesamento un po' fuori dal tempo, però è anche un po' la forza, perché comunque l'Italia è tutto famiglia. La forza delle aziende è familiare. C'è un'ideologia di fondo e anche un aspetto sociologico, come sottolineavi tu. La stessa casa è la forma di eredità che si lascia ai figli ed è un bene immobile che ha un valore ed è il modo forse più semplice, più diretto per lasciare qualcosa ai propri figli. E questo ruota sempre, comunque, intorno al concetto di famiglia.
Speaker 1:Davide Burchiellaro, responsabile di genteit. Grazie per essere stato con noi.
Speaker 4:Grazie a voi. La letteratura scientifica.
Speaker 1:In questa puntata il tema è nuove prospettive sulla psicologia benefici delle diete ricche di polifenoli. Una dieta mediterranea verde arricchita con polifenoli di alimenti come il tè verde e le verdure a foglia rallenta l'invecchiamento cerebrale e migliora la salute cognitiva. Questi risultati rafforzano l'importanza dell'alimentazione come strumento preventivo contro il declino cognitivo. Effetti del cannabinolo sul sonno. Il cannabinolo è un composto derivato dalla cannabis. Ha dimostrato di migliorare significativamente il sonno in modelli animali. Questo suggerisce il suo potenziale terapeutico per disturbi del sonno, ma sono necessari studi sull'uomo per confermarne l'efficacia. Microbiota intestinale e comportamento impulsivo. Differenze nella composizione del microbiota intestinale sono state associate a comportamenti impulsivi e antisociali. Questa scoperta evidenzia il legame tra salute intestinale e benessere mentale, aprendo nuove strade per interventi terapeutici mirati.
Speaker 2:Diamo il benvenuto a Gianluca Riccio di FuturoProssimoit, come ogni puntata.
Speaker 1:Ciao Gianluca, ciao Alessandro, ciao a tutti. Allora tanti, tanti, tanti anni fa per coloro i quali hanno alcuni decenni alle spalle, sull'ultima pagina delle riviste settimanali c'era un'azienda che si chiamava same govi a patto che si dicesse così che vendeva, tra le varie amenità, anche dei meravigliosi occhiali da sole che ti permettevano di guardare sotto i vestiti delle persone. Era fantastica, era fantastico. Oggi siamo invece al cospetto di maxi aziende che producono occhiali e che fanno degli occhiali che hanno un sacco di altre tecnologie dentro. Per esempio, ci sono degli occhiali che semplicemente ti fanno sentire la musica, o ci sono degli occhiali recentissimi che migliorano le qualità del tuo udito sostituendo anche gli apparecchietti per sentire. Ma non basta. Non ci sono solo occhiali che servono a questo. Signori, siete pronti ad acquistare un paio di occhiali e non per umani che servono per capire che cosa vi sta dicendo il vostro cane? come funzionano?
Speaker 2:è fantastico. Se i famosi occhiali del ricordo che mi hai appena sbloccato per la verità non so se mi hai sbloccato un ricordo o mi hai bloccato lo sviluppo, perché all'epoca era un lavoro per adolescenti pubertosi questi occhiali di cui parliamo oggi sono occhiali che rispondono a una domanda secolare, se vogliamo Cosa passa davvero nella mente del nostro cane quando noi gli parliamo? capisce davvero quello che ci diciamo oppure sta solo aspettando che gli allunghiamo l'ennesima crocchetta? un team di ricercatori dell'università di medicina veterinare di vienna ha deciso di scoprirlo usando questo approccio decisamente innovativo non so come chiamarlo degli occhiali high tech messi ai cani per tracciare i loro movimenti oculari e per capire finalmente cosa capiscono di quello che gli diciamo.
Speaker 1:Fondamentalmente, che bisogna veramente capire se loro giustamente rispondono a un condizionamento, cioè fai quello che vuoi umano, chiedimi sta zampa, fai quello che vuoi, ma dammi sta crocchetta, oppure se c'è un'interazione differente, perché questo farebbe saltare anche un po tutta la teoria dell'addestramento dei cani, che è basata quasi interamente su condizionamento operante e gioco non c'è dubbio, anche perché poi l'approccio scientifico in questo caso è un approccio interessato.
Speaker 2:Tutto sommato, la vera domanda che si sono fatti i ricercatori austriaci non è tanto quella romantica, ma qual è il modo migliore per catturare l'attenzione di un cane? quindi è un aspetto prestazionale, diciamo relativo proprio all'addestramento, e i risultati di questi occhiali hanno fatto capire ai ricercatori che, combinando due segnali tradizionali, quindi il segnale verbare e guardare mimare il lancio di una palla, 30 soggetti non volontari voglio dirlo perché è proprio difficile che abbiano accettato da sé di mettersi gli occhiali, ecco, hanno gradito se non altro il compenso, che era un compenso, diciamo, in crocchette l'hanno accettati e quindi hanno prodotto dei risultati, poi pubblicati su una prestigiosa rivista, il Proceedings of the Royal Society, forse la rivista più autorevole in questo termine scusa la versione milanese di tutto questo, perché a Milano ci sono dei negozietti in centro famosi per gli accessori per animali, sai, ma non animali.
Speaker 1:Non so neanche se sono animali, se sono definibili come animali. Sono quei micro cagnolini di diversi tipi che hanno addosso degli oggetti che sostanzialmente valgono come un'utilitaria. Io già mi vedo il device, però anche in una forma fashion, perché vorrei mica non mettere al tuo chihuahua un occhialino che non sia. Lo trovo già eccezionale.
Speaker 2:Sono già in prima linea a fotografare le persone che scendono dal negozio, ma ti ho interrotto mentre stavi dicendo qualcos'altro come rinunciare anche alla griff, dare a dei cani degli occhiali che magari permettano loro di vedere noi, in realtà aumentata, più belli di come siamo, oppure in forma di crocchetta, così che loro ci possano leccare di giorno in giorno sempre con più volutà. Non è che un incubo malato che ha partorito oggi la mia testa, ma domani, non so, potrebbe anche venire dalle idee di un produttore vero di occhiali o di un'azienda di prodotti per cani, per animali. Chi lo sa? chi può dirlo?
Speaker 1:la crocchetta che vi stava parlando è Gianluca Riccio di FuturoProssimoit. Grazie per essere stato con noi grazie a voi, ciao.
Speaker 4:Belle notizie.
Speaker 1:Collaborazione, prevenzione e solidarietà in questa puntata di Belle Notizie. Rete europea sul cervello guidata dall'Italia. È nata la più grande rete di ricerca sul cervello in Europa, coordinata proprio dall'Italia. Il progetto si chiama MNESIS. Ha triplicato i centri di ricerca collegati a livello europeo. Nesis ha triplicato i centri di ricerca collegati a livello europeo, mettendo in sinergia oltre 300 scienziati per studiare neuroscienze, neurotecnologie e intelligenza artificiale applicata al cervello umano. Questa collaborazione internazionale rafforzata promette progressi più rapidi nella comprensione e nel trattamento delle malattie neurologiche, dal Parkinson all'Alzheimer, consolidando il ruolo di primo piano dell'Italia in questo campo d'avanguardia.
Speaker 1:Vaccino antimalarico in Africa. Nell'autunno dell'anno scorso è cominciata la distribuzione su larga scala dei nuovi vaccini contro la malaria in numerosi paesi africani. La Costa d'Avoria è stata la prima a introdurre il siero di ultima generazione, seguita a ruota da altre nazioni sostenute dall'alleanza Gavi. In totale, 15 stati africani avvieranno la vaccinazione dei bambini al più presto, se non lo hanno già fatto negli ultimi mesi. L'obiettivo è quello di proteggere milioni di piccoli da una malattia che ogni anno Lotta alla povertà infantile in Brasile. Il programma sociale Bolsa Família in Brasile, che offre sussidi alle famiglie a basso reddito in campi di impegni su scuola e salute dei figli, è stato ampliato l'anno scorso raggiungendo altre 2 milioni di famiglie bisognose. Questa estensione ha contribuito a ridurre sensibilmente la povertà infantile e la malnutrizione. Grazie al rilancio del programma da parte del governo, milioni di bambini brasiliani in più hanno ora accesso a cibo, istruzioni e cure, dimostrando come politiche mirate possono migliorare concretamente le condizioni di vita e l'uguaglianza sociale.