
Relief: il podcast.
Relief è il primo servizio di sollievo psicologico rapido dedicato alle emergenze emotive e al benessere quotidiano. Ha sede a Milano e funziona dal vivo in metropolitana (MM5, fermata Isola) e on line su www.reliefpsicologico.it.
Questo podcast racchiude storie di persone, consigli psicologici pratici e tecnici per affrontare meglio la vita di tutti i giorni, letteratura scientifica, consigli di lettura e buone notizie.
Conduce Alessandro Calderoni, psicologo e psicoterapeuta, ideatore del servizio, già voce a RMC e Virgin Radio.
Relief: il podcast.
#5-14 Quando la vita ti mette alla prova. Ospite: Dalila Di Lazzaro
In questa puntata Dalila Di Lazzaro si racconta senza filtri nell'intervista ad Alessandro Calderoni, in un intenso viaggio attraverso traumi, resilienza e rinascita. L'iconica attrice e modella italiana apre il suo cuore condividendo esperienze che hanno segnato profondamente la sua vita: dalla violenza subita durante l'infanzia, alla maternità a soli 16 anni, fino al dolore straziante per la perdita del figlio Christian.
Con straordinaria forza d'animo, Dalila racconta il suo percorso di guarigione psicologica guidata da uno psichiatra che l'ha aiutata a "girare la cattiva sorte in positivo" attraverso un approccio non convenzionale. Particolarmente toccante è il racconto del dolore neuropatico cronico che ha segnato la sua vita dopo un incidente in moto nel 1997, spingendola a fondare l'associazione Nerva per dare voce ai "milioni di invisibili" che soffrono della stessa condizione.
La puntata offre anche preziosi "trucchi del mestiere" per la gestione delle emozioni attraverso la scrittura: dal diario emotivo alla scrittura libera, strumenti potenti per aumentare la consapevolezza di sé. Completano l'episodio interessanti approfondimenti sul co-housing come risposta alla solitudine nella terza età (in MIllennials, insieme a Davide BUrchiellaro di Gente.it) e il fenomeno delle relazioni sentimentali mediate da intelligenza artificiale, un segnale di come le tecnologie moderne influenzino le interazioni umane e il concetto di amore (con Gianluca Riccio di Futuro Prossimo).
Le tre ricerche scientifiche della settimanariguardano l'impatto del cyberbullismo sull'insoddisfazione corporea e disturbi alimentari, la qualità delle relazioni formate tramite app di incontri e i benefici dei legami familiari sulla salute cognitiva.
Infine, le tre "belle notizie" riguardano i progressi nella conservazione della fauna selvatica: l'aumento dei lupi indiani nel Parco Nazionale di Avatar, la nascita in cattività di rane di Darwin nello zoo di Londra e come le lontre di mare in California aiutano a controllare la popolazione di granchi invasivi, preservando le praterie di alghe locali.
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il podcast psicologia pratica e gestione delle emozioni con i trucchi. Le interviste e i racconti di alessandro calderoni, in collaborazione con genteit ben ritrovati.
Speaker 1:Penultima puntata di questa quinta stagione di relief, il podcast collegato all'omonimo servizio di sollievo psicologico rapido, che ha sede fisicamente in metropolitana a Milano, fermata isola della Lilla, oppure per tutti online da wwwrelipsicologicoit. Ospite questa volta è un'icona della moda e del cinema italiano, dalila Di Lazzaro, attrice modella, scrittrice, donna iperimpegnata, che ci racconterà la sua vita segnata da esperienze realmente traumatiche, come la violenza subita durante l'infanzia, la difficile esperienza di diventare mamma a 16 anni, poi la perdita del figlio e poi le sfide più recenti col dolore cronico dopo un incidente. Nonostante tutto, dalila è veramente resiliente e discute del suo impegno anche in cause sociali, come per esempio la lotta contro la violenza sulle donne e la promozione della consapevolezza del dolore neuropatico. Quindi, davvero un'intervista e una chiacchierata molto, molto, molto interessante. A ogni puntata i trucchi del mestiere.
Speaker 1:Questa volta includiamo il diario delle emozioni, la scrittura libera e la scrittura per garantire alle persone magari un po' più âgées supportieranno ancora una volta la modalità di entrare in relazione. Le tre ricerche scientifiche di questa settimana vertono su questi temi. Hai capito il tema vertono? Non l'ho sentito dal 78,. Mi è piaciuto tantissimo L'impatto del cyberbullismo sull'insoddisfazione corporea ai disturbi alimentari, la qualità delle relazioni formate tramite app di incontri e i benefici dei legami familiari sulla salute cognitiva. E infine, le tre belle notizie riguardano i progressi nella conservazione della fauna selvatica, con l'aumento dei lupi indiani nel Parco Nazionale di Avatar, la nascita in cattività di rane di Darwin nello zoo di Londra, e come le lontre di mare in California aiutino a controllare la popolazione di granchi invasivi, preservando le praterie di alghe locali.
Speaker 2:Cominciamo Il caso.
Speaker 1:E quest'oggi, in questa puntata di Relief, sono veramente contento di dare il benvenuto a Dalila Di Lazzaro. Dalila, grazie per essere con noi.
Speaker 3:Un abbraccio a tutti voi.
Speaker 1:Senti. Il nostro podcast, come sai, si occupa di psicologia e di gestione delle emozioni e tu ne hai indubbiamente regalate molte di emozioni, in qualità di attrice, di modella e poi anche di scrittrice. Ma soprattutto la tua vita è stata essa stessa percorsa da emozioni molto forti, da momenti anche difficili, e caratterizzata dalla tua resilienza, dalla tua capacità di affrontare quei momenti. In particolare, vorrei cominciare da quello che avevi scritto nel tuo libro Il mio cielo, dove raccontavi anche della tua infanzia, che è stata segnata da momenti di violenza e di abuso. Ecco come hai affrontato emotivamente quei traumi e in che modo poi hanno influenzato la tua crescita, sia sotto il punto di vista personale che professionale.
Speaker 3:Diciamo che ero piccina, piccina e la prima violenza era a cinque anni e mezzo. Devo dire che certe cose tu fai finta di non averle avute. Cresci nel pensiero che è stato un scivolone. Non lo so, non mi sono mai soffermata, però l'inconscio, ahimè, ti dà le sorprese. Inconscio, ahimè, ti dà le sorprese. E io, in effetti, ho avuto per quasi sette anni una depressione pazzesca, quando sono scesa a Roma e pensavo di impazzire perché non riuscivo a venirne a capo.
Speaker 3:Poi, quando andavo in televisione, ero molto timida e mi sono ritrovata spesso che il cuore mi andava alle stelle e poi mi venivano attacchi di panico. Poi sono capitata in una trasmissione di Costanzo con un psichiatra meraviglioso, il quale gli ho chiesto aiuto e questo grande psichiatra mi ha aiutato moltissimo. Non mi ha portato nella solita stanza che ti distendi, parli, no, mi portava a spasso per il Brenta e si andavano a fare delle passeggiate in mezzo ai campi, a riva del Brenta, nelle trattorie, e alla fine, parlando insomma con quest'uomo, mi ha veramente aperto dei cassetti che non avrei mai pensato e immaginato come girare la cattiva sorte in positivo.
Speaker 3:Ecco, e ho avuto questa grande fortuna.
Speaker 1:Quanti anni avevi all'epoca.
Speaker 3:Ah, ero giovane, avrò avuto 26, 27.
Speaker 1:Eri giovane, ma comunque già da tanto eri diventataata mamma. perché tu sei diventata mamma a 16 anni, che è un'esperienza che ti cambia la vita sempre, ma soprattutto quando sei poco più che una bimba Quale emozione hai provato.
Speaker 3:I miei genitori non hanno saputo, come un castigo, non lo so mi hanno cacciato di casa e a quel punto io mi sono ritrovata realmente sola, con un pancione che giravo per Udine, e a volte mi prendeva un'amica, un'altra volta mi prendeva un'altra persona. Cioè è stato un vagabondaggio allucinante e in un momento così importante, non essere capiti o sopportati dai miei genitori e sopportata io ho dovuto sempre cavarmela da sola. In effetti, devo dire che Dio mi ha dato una grande forza e siccome amo molto la vita e questo è l'importanza, amo moltissimo la vita, vita si cade e tutte le prove più brutte, secondo me, arrivano per darti una mano per il futuro, per quello che verrà certo che a volte la vita di prove brutte te ne dà veramente tante, come per esempio nel tuo caso quando nel 91 hai perso tuo figlio cristian per un incidente stradale.
Speaker 3:Mi viene ancora adesso a piangere. Ma sì, quella è stata la più brutta, veramente, la cosa che mi ha tolto il respiro. Fino che vivrò, cioè non tocco mai questo argomento perché in effetti l'unica cosa che ho avuto, la grande fortuna di auto, come proteggermi? non averlo visto, non averlo visto, cioè non l'ho visto mai morto, ecco, questa è una grande fortuna, perché me lo immagino che è andato a farsi un bel viaggio e non l'ho davanti ai miei occhi dentro una bara, insomma, quella è stata la grande fortuna di non avere, di non poter resistere a quella visione, proprio morivo. Cioè non lo posso, non riesco.
Speaker 1:Visione proprio morivo, ho detto non lo posso, non riesco qualche anno dopo, poi hai avuto un incidente, tu in moto, nel 97, e da lì si è invece aperta un'altra piaga della tua vita, che è quella del dolore cronico ecco, sono felice che mi fai questa domanda perché c'è Nerva, una nuova associazione con un'avvocatessa e con tutti quelli che soffrono del dolore neuropatico, che è una cosa che non auguriamo a nessuno.
Speaker 3:Cosa vuol dire? il dolore neuropatico È una conseguenza di un incidente, di una malattia, di un diabete? sono tanti i motivi, perché i nervi hanno questa mancanza della pellicola che li riveste, o sono trancianti, sono proprio rotti e non si riparano. E non si riparano. La mia vita è cambiata, la mia vita è diventata un inferno. Devo dire che giusto vivere a fare. Io un attimo ho avuto disconforto, che poi ovviamente sono stata molto amata e molte persone si sono avvicinate, volevano fare qualsiasi cosa per aiutarmi questo affetto giornaliero. Ti ho trovato questo, ti mando quell'altro. Sono arrivati medici da tutte le parti, incredibili, certo, non la medicina classica, un neurologo, perché i neurologi venivano in situazione strappagare, ma sbagliando ovviamente a ogni volta la diagnosi che non c'è mai stata, per cui te la metti in tasca e ci devi convivere con il dolore, ed è una cosa devastante. E ci sono milioni di persone, milioni di persone che sono nella mia stessa condizione. Allora, con questa associazione noi speriamo che lo Stato ci veda, perché siamo invisibili, invisibili vita era anche tinta di rosa.
Speaker 1:Essendo un personaggio famoso pubblico e dello spettacolo, la cronaca rosa per molto tempo ha parlato di te e delle tue relazioni con personaggi celebri, da gianni agnelli a l'endelon. Ecco, tra tutte le esperienze che hai vissuto, quali sono quelle che hanno influenzato in particolare la tua visione dell'amore e delle relazioni?
Speaker 3:odio, non certo questi ragazzi normali. Però stranamente, ecco, non ho messo sul conto che io ero famosa. Quando tutti avviciniamo una persona pubblica normale, che non è conosciuto, io mi innamoravo con un cuore aperto, perché solo così esiste per me l'amore.
Speaker 1:E in quei casi a volte ho scelto bene, e a volte ho scelto bene, a volte ho scelto male e anche lì ho avuto delle delusioni fortissime, delle grandi emozioni fortissime nei personaggi ho avuto tante risate, tanto piacere, tanto, tanto, tanto di altre cose, ma che non era però la mia vita vita, che è anche quella di una donna molto impegnata, perché abbiamo parlato prima per l'appunto della questione impegno per il dolore cronico, ma hai affrontato anche nel tuo libro Una donna lo sa il tema della violenza contro le donne e sei impegnata anche in diverse iniziative sociali, come per esempio le sentinelle anti-anoressia durante la settimana della moda di Milano. Ecco cosa ti spinge a dedicarti a queste cause proprio di impegno.
Speaker 3:Il mio cuore, perché quando vedo delle ingiustizie non riesco, anzi troppo. Per me che sono in questa condizione ci sono state delle donne conosciute, certe situazioni, come adesso. Ho scritto una canzone con il mio compagno contro il femminicidio su YouTube. Il titolo della canzone è Lei era l'amore. Poi io ho voluto un figlio a tutti i costi per i single, che era un'altra cosa, una mia grande battaglia.
Speaker 1:Adesso ho visto che hanno aperto ai single di adottare i bambini dall'estero di solito vuol dire che abbiamo a che fare o con l'ansia, o con la rabbia, o con la tristezza, tra queste, con quale ti sei maggiormente confrontata nella tua vita?
Speaker 3:Non so come mai. No, no, né rabbia, né tristezza. Beh, se penso a mio figlio, certo mi viene il magone. Sono stranamente una persona particolare, me ne molto vulnerabile. Sulle amicizie delle donne non hanno avuto questa apertura come ce l'ho io e forse lì ci ho sofferto molto delle amiche che quando volevi parlare con qualcuno non c'era, non c'era. Allora ho molti amici maschi, ahimè. Sono magari dei vecchi amori e questo è molto bello, sono dei fratelli. Vado avanti, vado avanti.
Speaker 1:Dalila Di Lazzaro, grazie tantissimo per la tua testimonianza e per essere stata con noi.
Speaker 3:Ti ringrazio a te, e bacio tutti i tuoi spettatori.
Speaker 1:Ciao.
Speaker 3:Ciao.
Speaker 1:Trucchi del mestiere.
Speaker 1:Il tema di questa puntata è scrivere per conoscersi.
Speaker 1:Il primo esercizio che ti propongo è il diario delle emozioni. Tenere traccia delle emozioni che provi durante la giornata è un potente strumento per comprendere molto meglio te stesso e sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva. Punto primo ogni sera dedica 15-20 minuti a scrivere un diario delle emozioni, cioè descrivi gli eventi principali della giornata e le emozioni che hai provato in ciascuna situazione. Punto secondo usa una scala da 0 a 10 per valutare l'intensità di ogni emozione. Per esempio, oggi durante la riunione mi sono sentito ansioso tra 8 e 10 perché temevo di non essere abbastanza preparato. Terzo analizza la tua reazione. Ho cercato di calmarmi con respiri profondi e mi sono concentrato su quello che potevo controllare. Quarto rivedi il tuo diario ogni settimana. Cerca schemi ricorrenti, come emozioni, per esempio, che provi spesso determinate situazioni che si chiamano trigger, cioè eventi scatenanti, o strategie che ti aiutano a gestirle meglio. Questo esercizio ti aiuta a identificare i fattori scatenanti delle emozioni e a migliorare la tua capacità di regolarle in modo efficace.
Speaker 1:Come secondo esercizio, oggi voglio darti una variante del primo Appunto. Il primo era il classico diario delle emozioni. Nel secondo vorrei che facessi la stessa cosa, ma dedicandoti 10 minuti al giorno di scrittura libera. Intendo dire che vorrei che per 10 minuti ogni giorno, magari alla sera, quando sei più scarico, tu possa scrivere tutto quello che ti viene in mente, senza giudicarti e senza censurarti.
Speaker 1:Dopo esserti un po' sfogato, liberato, potremmo chiamarla tecnicamente ventilazione dei contenuti allora ti focalizzi sulle emozioni più intense della giornata e di nuovo descrivi un momento significativo e come ti ha fatto sentire. E di nuovo alla fine della settimana cercherai di capire se ci sono degli schemi ricorrenti nelle tue emozioni e col tempo questo esercizio ti aiuterà a essere più consapevole di quello che provi e anche a migliorare le tue capacità gestionali. Infine, il terzo esercizio di questa puntata è scrivere per fare chiarezza. La scrittura può essere un'ottima alleata per calmare la mente. Così ogni mattina o ogni sera puoi prendere un quaderno e scrivere liberamente per cinque minuti tutto quello che ti passa per la testa, senza filtri.
Speaker 1:Questo esercizio aiuta a svuotare la mente e a fare chiarezza nei pensieri, riducendo ansia e confusione mentale. Se vuoi approfondire la pratica, prova a rileggere quello che hai scritto e magari fallo anche alla fine della settimana, con tutti gli scritti della settimana. Puoi osservare anche in questo caso se ci sono delle cose che ti sembra che tornino più o meno nello stesso modo, come se avessero la stessa forma, come se ci fossero gli stessi pensieri a monte, Potresti scoprire delle intuizioni importanti sulle tue emozioni, sul tuo modo di pensare e anche sulle tue preoccupazioni abituali. E col tempo, come al solito, questa pratica può diventare un potente strumento di autoriflessione e di crescita personale, perché a forza di capire che cosa produce cosa all'interno della tua mente, magari riuscirai anche a prevenire reazioni automatiche sgradevoli.
Speaker 1:Ancora una volta siamo con Davide Burchiellaro di genteit per parlare di millenial. Mi sono messo in qualche modo a posto, mi sono costruito qualcosa. E se invece non è così, cioè se invece mancano delle certezze, se non c'è più una famiglia alle spalle e non c'è neanche una famiglia così creata e se non c'è nemmeno un posto dove si è certi di poter andare, che si fa? Che cosa succede? Esistono delle alternative alla classica adultità e poi terza età in famiglia?
Speaker 4:Ecco, probabilmente tutti vorremmo che esistessero queste alternative, perché comunque la nostra società invecchia questo lo diciamo sempre però è ogni volta più drammatica. Ogni volta che riceviamo dei dati abbiamo anche dei retropensieri negativi, per cui nel momento in cui sappiamo che, per esempio, entro il 2042, secondo l'Istat solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, comincia a essere interessante andare a vedere dove andiamo a parare. C'è anche un dato significativo di un'università americana che dice che, mentre negli anni 50 noi in media ogni persona aveva 41 parenti, adesso stiamo andando a una diminuzione veramente molto forte e stiamo andando verso il numero di 25, quindi fra una cinquantina d'anni avremo più o meno 25 parenti al posto di 41. Questo perché impatta sul nostro futuro. Impatta perché noi viviamo in un mondo che è particolarmente assistito nella fase dell'anzianità, per cui noi abbiamo il welfare, e il welfare basta sempre meno.
Speaker 4:Come abbiamo visto, però, c'è anche una tendenza che è quella di dire però leghiamoci a qualcuno, facciamo qualcosa insieme. Quindi il cosiddetto co-housing, che una volta era una cosa figa, che si faceva tra studenti universitari o realtà goliardiche, se vogliamo, oppure gruppi di single che si univano per dividere le spese. Ecco, la stessa cosa con lo stesso scopo, però adesso riguarda età più avanzate, per cui soprattutto la generazione X e i boomer, se chiamiamoli così, insomma, stanno sperimentando forme diverse di famiglia. Molti sono uomini soli, per esempio maschi soli, secondo l'Istat e poi ci sono tantissime famiglie con delle composizioni variegate, molti monogenitoriali, molti che vivono ancora in famiglia, eccetera, per cui ci sono diverse opzioni.
Speaker 4:Una di quelle che sembra dare più speranza è questo co-housing, che riguarda senior co-housing, chiamiamolo così che riguarda appunto la possibilità di pensarsi nel futuro, in un futuro da pensionati, diciamo così, felici insieme in una community di altre persone, una comunità che è basata sulla solidarietà reciproca, quindi di una sorta di famiglia che non si che, come sappiamo, la famiglialia che non si sceglie, mentre invece in questo caso potremmo scegliercela con i nostri amici, con i nostri conoscenti, addirittura con i condomini inquilina di sotto, che è la sola single fada babysitter alla famiglia di sopra e dove c'è l'ultimo inquilino pensionato che però è bravo con le caldaie e quindi interviene in quel caso.
Speaker 1:Che secondo me è un'ottima modalità anche per mantenere l'umore funzionale e per avere uno scambio sociale che permetta anche di fare prevenzione sia rispetto alla depressione sinile, sia rispetto all'indementimento. ti sei fatto un'assicurazione oppure non c'è nessuna forma di assistenza domestica o di badante, tantomeno se hai bisogno di un ricovero. la tua pensione, a patto che tu ce l'abbia, può bastare per quelle che poi magari sono le RSA, che sappiamo che hanno prezzi molto impegnativi, anche se ci sono famiglie con figli che ci mettono i soldini che ci mettono i soldini.
Speaker 4:Infatti il problema è proprio questo, cioè il costo della vita dopo una certa età diventa altissimo e l'assistenza, nel caso di mancanza, appunto, di parenti o di figli che ti aiutano, o di fratelli, insomma di una rete vera e propria familiare, può diventare problematico. È chiaro però che anche in questo caso, che dalla famiglia si passi alla comunità come concetto, la piccola comunità non è facilissimo, perché comunque prevede una convivenza che non è soltanto quella di andare a bere una birra insieme la sera, per cui a ci sono esempi, per esempio, ecco dove funziona meglio in giappone. In giappone ci sono, ci sono esempi molto, molto, molto validi di questo, di questo modello. Però, per esempio in italia, i pochi che ci hanno provato in realtà hanno sperimentato anche di avere un sacco di idiosincrasie che prima non avevano, quando erano solo amici. Quindi diciamo che anche questa è la sua difficoltà, però forse è l'unica possibilità.
Speaker 1:Grazie, davide Burchiellaro, responsabile di Genteit Alla prossima.
Speaker 4:Grazie a voi.
Speaker 1:La letteratura scientifica. In questa puntata il tema è connessioni sociali e benessere impatto del bullismo online. Il cyberbullismo, soprattutto legato all'aspetto fisico, aumenta il rischio di insoddisfazione corporea e disordini alimentari nelle adolescenti. Questi effetti negativi sottolineano l'importanza di campagne educative e interventi per promuovere un uso consapevole dei social media e sostenere i giovani vulnerabili. Rapporti formati su app di incontri Non ci sono differenze significative nella qualità delle relazioni formate online rispetto a quelle nate di persona di incontri. si dimostrano strumenti efficaci per costruire legami significativi, sfidando i pregiudizi su questi metodi di socializzazione e mostrando il loro potenziale positivo. Legami familiari e salute cognitiva. relazioni positive con i fratelli durante l'infanzia e contatti frequenti in età adulta sono associati a una migliore salute cognitiva negli anziani. Questo evidenzia come i legami familiari possano agire come fattori protettivi contro il declino cognitivo Futuro prossimo. Siamo in compagnia di Gianluca Riccio per FuturoProssimoit. Ciao, gianluca.
Speaker 2:Ciao, alessandro, ciao a tutti. Gianluca Riccio per FuturoProssimoit.
Speaker 1:Ciao Gianluca, ciao Alessandro, ciao a tutti. Allora. Ad alcuni è andata malissimo perché era una sorpresa e non la volevano in quei termini, cioè flirtare con qualcuno online, magari a partire da un profilo social o, nei casi più evoluti, da una dating app, e poi scoprire che dall'altra parte non c'era chi pensavano che ci fosse, magari vedersi anche ricattati perché qualcuno aveva registrato immagini in cui ci si lasciava andare a forme di sesso digitale che dall'altra parte erano essere online. Ci sono poi persone che invece fanno qualcosa di molto più umano vanno su una dating app e cercano di flirtare. Dall'altra parte credono che ci sia qualcuno che ha in mente solo loro e dall'altra parte, invece, magari c'è qualcuno che allo stesso tempo sta flirtando con 14 persone, facendo copia e incolla di un database di sistemi di interazione. Eppure c'è qualcosa di ancora più evoluto, e magari di un pochino meno in un pochino più innocuo, che è la possibilità di parlare d'amore, di ragionare d'amore, di chiacchierare, chattare, flirtare con qualcuno che si pensa che sia in carne e ossa, ma che potrebbe non esserlo. Che ci dici?
Speaker 2:è qua. Siranode Bergerac diventa una barzelletta per bambini in età prescolare. Parliamo qua di due ore al giorno, di tempo medio, che diversi utenti trascorrono a flertare online con partner che non esistono senza accorgersene quando si dice il partner assente più che assente, non partner.
Speaker 2:Assente più che assente, non esistente, più che altro. Questo è un dato incredibile che ci viene da una ricerca di cui vi parlo adesso, che fotografa forse un ribaltamento nelle relazioni umane non so neanche dirvelo dove l'intelligenza artificiale gioca un ruolo intimo. Come siamo messi? Siamo messi male. Sono soltanto dieci anni da quando Spike Jonze, nel suo film lei, ci raccontava la storia di un uomo che si innamorava di un sistema operativo. Non so se lo ricordate, era Joaquin Phoenix, aveva la voce di Scarlett Johansson e quindi diciamo, a parziale discolpa, potrei dire, però comunque ci cascava. Oggi il 26% degli intervistati da World Network, che ha condotto un'indagine su 90.000 utenti, ritiene di flertare online con un chatbot, consapevolmente o meno, perché ci sono anche quelli che lo fanno consapevolmente, caro Alessandro, va detto a dimostrazione del fatto che abbiamo bisogno veramente di attenzione, linguaggio, abbracci virtuali.
Speaker 1:Abbiamo bisogno di pensare che dall'altra parte ci sia qualcuno che sia esattamente come lo pensiamo noi. Come ricordo sempre anche ai pazienti, quando ci innamoriamo non ci innamoriamo di una persona vera, ci innamoriamo di un avatar, perché quella persona in quel momento riesce a darci quello che nella nostra mente è perfetto per incarnare ciò di cui abbiamo bisogno. Quindi, se dall'altra parte c'è qualcuno che di fatto lo fa, tecnologicamente, l'effetto su di noi è lo stesso, perché la poesia la mette chi legge, non chi scrive.
Speaker 2:Certo, forse ci siamo talmente già abituati a parlare con un nostro specchio, in qualche modo, che desideriamo anche, come diversivo, che questo specchio ogni tanto faccia qualcosa di diverso rispetto a noi. Lì nasce insomma l'esigenza di parlare con un chatbot romantico. E come dire?
Speaker 1:sono sempre disponibili, non giudicano, rispondono esattamente come vorremmo però poi dopo ci mettono in difficoltà quando dobbiamo poi gestire le relazioni vere e usciamo da lìissà se, a un certo punto, questi chatbot, che saranno ovviamente animati da intelligenza artificiale, avendo imparato dal comportamento umano, anche, la pretenziosità e la richiesta, inizieranno pure loro a chiedere, a pretendere qualcosa.
Speaker 2:Cosa mi hai detto? cosa c'è di peggio che una relazione tossica con un umano, una relazione tossica con qualcuno che non te la fa passare mai perché intelligente quello non molla notte, giorno.
Speaker 1:Gianluca Riccio.
Speaker 1:Futuro prossimo punto it belle notizie resilienza della fauna selvatica al centro di questa puntata di belle notizie. Lupi indiani in aumento. Nel parco nazionale di vela vadare, in india, i biologi hanno registrato un aumento dei cuccioli di lupo indiano, sottospecie a rischio. Diverse nuove nidiate di lupetti sono state avvistate, segno di crescita costante della popolazione grazie alle misure di protezione adottate nell'area. Questo successo locale offre speranza per la conservazione di uno dei predatori più minacciati del subcontinente, spesso in conflitto con l'uomo, indicando che convivenza e tutela sono possibili.
Speaker 1:Rane di Darwin a Londra. Allo zoo di Londra è avvenuto un evento prezioso la nascita in cattività di diversi esemplari di rana di Darwin. Questa piccola rana cilena, famosa perché i maschi incubano i girini in bocca, è gravemente minacciata nei suoi abitati originari. La riproduzione presso il Zoological Society of London rappresenta un passo fondamentale per creare una popolazione di sicurezza e approfondire la conoscenza di questa specie unica, nella speranza di reintrodurla in natura quando gli ecosistemi saranno più sicuri. L'ontra contro il granchio alieno. In California, le simpatiche otarie marine, le lontre di mare, stanno dando una mano all'ecosistema costiero diventando in grado di divorare i granchi verdi, che sono una specie invasiva fuori controllo. I biologi hanno osservato che la popolazione di granchi europei, introdotti accidentalmente e dannosi per le praterie di alghe locali è crollata in presenza di un'abbondante comunità di lontre affamate che se li pappano. Questo è un brillante esempio di come il ripristino dei predatori autoctoni possa riequilibrare gli habitat. Le cute and hungry otters si sono rivelate l'arma segreta contro i granchi alieni, consentendo alle foreste di riprendersi quasi completamente.
Speaker 2:Era Relief il podcast.
Speaker 1:Relief è il primo servizio di sollievo psicologico rapido per le emergenze emotive di tutti i giorni.