Relief: il podcast.

#5-10 Connessione e ritmo collettivo. Ospite: Fabio Zaffagnini (Rockin'1000)

Alessandro Calderoni Season 5 Episode 10

In questa puntata di "Relief," il podcast condotto da Alessandro Calderoni, l'ospite intervistato è Fabio Zaffagnini: un viaggio emozionante nel mondo della musica collettiva e delle connessioni umane attraverso la straordinaria storia del fondatore di Rockin'1000. Da un sogno apparentemente impossibile - portare i Foo Fighters a suonare a Cesena - è nato un fenomeno globale che ha coinvolto migliaia di musicisti e riempito stadi in tutto il mondo.

Con sincerità disarmante, Fabio ci racconta le lacrime di gioia quando mille musicisti hanno suonato insieme per la prima volta, ma anche lo shock dell'improvvisa celebrità per una persona introversa come lui. Dal palco dello Stade de France all'Olimpico di Roma fino a Sanremo con Jovanotti, scopriamo i momenti più esaltanti di questo progetto rivoluzionario, ma anche le difficoltà nascoste: gli enormi sacrifici, i rischi economici e le paure di fallimento che accompagnano ogni nuova iniziativa.

Gli esercizi della puntata, i "trucchi del mestiere", si concentrano su "Relazioni e Connessioni". Si parla di esplorare e migliorare le relazioni personali, dell'arte di ascoltare attivamente, e di compiere gesti di gentilezza quotidiani per migliorare le connessioni umane e il benessere personale.

 Con Davide Burchiellaro, responsabile di Gente.it, si affronta in "Millennials" il tema del "True Crime" e del paradosso del consumo di contenuti generati dall'intelligenza artificiale, che sta creando storie e crimini interamente fittizi ma percepiti come reali dal pubblico.

 Con Gianluca Riccio di Futuroprossimo.it si discute dell'evoluzione dei microchip progettati dall'intelligenza artificiale, capaci di realizzazioni che sfuggono persino alla comprensione degli esperti, ridefinendo le basi della progettazione tecnologica.

 Le tre ricerche scientifiche menzionate trattano delle innovazioni terapeutiche: l'uso del videogioco Tetris per ridurre memorie intrusive traumatiche, l'efficacia dello yoga nel ridurre i sintomi del PTSD, e il potenziale della mindfulness e della gratitudine nel ridurre pregiudizi.

 Infine, le tre belle notizie riguardano gli sviluppi delle energie rinnovabili in Francia con l'incremento della capacità solare, la creazione di un parco nazionale in Vietnam per proteggere il rarissimo sala, noto come "unicorno asiatico", e il successo del Maine nel promuovere sistemi di riscaldamento più puliti ed efficienti.

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Speaker 2:

in collaborazione con genteit benvenuti, ben ritrovati.

Speaker 1:

Nuova puntata di relief, il podcast connesso, a servizio di sollievo psicologico rapido, che ha fisicamente sede a milano, in metropolitana, all'interno della fermata isola della linea Lilla, oppure per tutti online a partire da wwwreliefpsicologicoit. In questa puntata l'ospite è Fabio Zaccagnini, fondatore di Rock in 1000, questo meraviglioso progetto che prende vita tra il 2014 e il 2015 e originariamente mirava a invitare i Foo Fighters a suonare a Cesena, ma poi è diventato un fenomeno globale che coinvolge decine di migliaia di musicisti provenienti da tutto il mondo e in grado, appunto, di suonare anche contemporaneamente, mille alla volta. Con Fabio parliamo delle sue emozioni vissute all'inizio del progetto, dei sacrifici, dei momenti di successo e anche delle difficoltà nell'essere diventato, da geoarcheologo, quale era una figura pubblica, un imprenditore musicale. Gli esercizi di questa puntata, cioè i trucchi del mestiere, si concentrano su relazioni e connessioni. Vi parleremo di come esplorare e migliorare le relazioni personali, dell'arte di ascoltare attivamente e del compiere gest. Grazie a tutti. Sta creando storie e crimini interamente fittizi, ma percepiti come reali dal pubblico.

Speaker 1:

Con Gianluca Riccio di FuturoProssimoit discutiamo invece dell'evoluzione dei microchip progettati dall'intelligenza artificiale, capaci di realizzazioni che sfuggono persino alla comprensione degli esperti, ridefinendo così le basi della progettazione tecnologica. Come in ogni puntata, tre ricerche scientifiche selezionate per voi questa volta, l'uso del videogioco Tetris per ridurre memorie intrusive traumatiche, l'efficacia dello yoga nel ridurre i sintomi del disturbo post-traumatico da stress e il potenziale della mindfulness e della gratitudine nel ridurre i pregiudizi. Il caso più puliti ed efficienti. Cominciamo Il caso Ospite di questa settimana in relief, fabio Zaffagnini, che è il fondatore di Rock in Mille. Ciao, fabio, grazie per essere con noi.

Speaker 3:

Ciao, ciao, grazie a voi.

Speaker 1:

Senti, tra il 2014 e il 2015,. Proprio poco più di dieci anni fa hai ideato Rock in Mille, questa iniziativa dell'epoca che era mirata a invitare i Foo Fighters a tenere un concerto a Cesena, e è nato così questo super gruppo musicale, formato ormai da decine di migliaia di musicisti volontari, professionisti, non professionisti, di tutto il mondo, in grado di suonare mille alla volta, come appunto hai dimostrato già dieci anni fa.

Speaker 3:

Ecco che emozioni hai provato nel vedere questo progetto colossale prendere forma. All'inizio C'è stato tantissimo lavoro per arrivare a quel giorno fatidico della nostra prima volta, che era il 26 luglio. Ci eravamo immaginati spesso se ce l'avremmo fatta, se i musicisti sarebbero stati in grado di suonare in maniera sincronizzata, e devo dire che riuscirci e vedere che questa performance prendeva forma è stata un'emozione incredibile. Ci siamo messi a piangere tutti ci siamo abbracciati perché comunque dietro quella performance c'è stato veramente tanto lavoro e tanti sacrifici infatti quel video, quello di Learn to Fly, ha fatto tra l'altro più di 62 milioni di visualizzazioni.

Speaker 1:

Ecco e quell'improvvisa attenzione mediatica che, oltre a portare naturalmente i Foo Fighters a Cesena, ha creato il vero e proprio fenomeno Rock in 1000. E quella come l'hai gestita, da zero a quella bomba incredibile.

Speaker 3:

Devo dire che passare dal totale anonimato a fare delle interviste in diretta alla CNN o al Zazira o al New York Times è stato particolare. È stato particolare in quei mesi. Lì vivevo in una sorta di bolla in cui non capivo bene quello che stava succedendo, perché sembrava tutto inverosimile. Uscire in strada, essere riconosciuto costantemente dalle persone, fare centinaia di selfie tutte le volte che facevo una passeggiata, è stato particolare. Particolare inizialmente è stato divertente.

Speaker 3:

Dopo, per una persona introversa magari come sono io, è stato anche abbastanza difficile da gestire e come l'hai fatto, come l'hai gestito, ti ci sei buttato ho cercato di circondarmi delle persone che conoscevo bene, dalla mia fidanzata di allora ai miei amici, per ria di persone a raccontarmi il loro sogno, a chiedermi consigli su come realizzarlo, che è una cosa anche particolare.

Speaker 3:

Insomma, nel senso è difficile diventare un consulente onirico delle persone, quindi ovviamente cercavo di essere gentile con tutti, però è una cosa che mi imbarazzava abbastanza. Non lo so, è una sensazione mista quella che provavo, perché da una parte ero lusingato, divertito e poi ovviamente mi sentivo anche molto orgoglioso del successo che avevamo avuto io e i miei soci, però dall'altra parte mi sentivo anche molto esposto, un'attenzione che non era facilissima da gestire, devo dire per uno che non era abituato.

Speaker 1:

In questi dieci anni, quali sono stati i momenti più emozionanti e quali sono stati i momenti più difficili?

Speaker 3:

I momenti più emozionanti e quali sono stati i momenti più difficili di Cesena nel 2016, la prima volta che siamo andati a suonare fuori. Abbiamo riempito lo Stade de France. Nel 2019, suonando davanti a quasi 50.000 persone. Suonare all'Olimpico l'anno scorso, prima della finale di Coppa Italia, suonare a Sanremo quest'anno insieme a Giovanotti. Devo dire che ci sono stati veramente tantissimi momenti incredibili e inverosimili, pensando che siamo riusciti a fare cose che generalmente fanno le rockstar, pur non avendo rockstar all'interno del nostro gruppo, all'interno della nostra community.

Speaker 3:

I momenti difficili, invece, sono di natura completamente diversa. Sono quelli che spesso non visibili, non raccontati, e riguardano i tanti sacrifici, la mole di lavoro mostruosa che c'è dietro per riuscire a tenere in vita questo progetto, i rischi economici che ci accogliamo tutte le volte che organizziamo un evento, o bene o male, tutte le volte che lanciamo una nuova iniziativa, perché, insomma, c'è un elevatissimo livello di incertezza, di rischio, quindi le paure di non farsela, di non essere all'altezza, insomma, bene o male, sono tante cose che capitano nel cuore e nella testa di tutti coloro che hanno in mente un progetto molto ambizioso e anche molto difficile.

Speaker 1:

E dire che avevi cominciato come geoarcheologo in Oman. E poi com'è che ti sei trovato a passare da una professione scientifica a quella di imprenditore musicale.

Speaker 3:

Beh, sono sempre stato innamorato della musica. La musica mi ha sempre accompagnato, è sempre stata una mia grandissima passione, che coltivavo. E fino a quando questa passione non ha preso il sopravvento ed è diventata un lavoro, cambiando completamente il mio approccio alla musica. Il lavoro di geologo, di georcheologo, di geologo marino perché poi anche all'interno della geologia ho fatto vari percorsi aveva cominciato a non riuscivo più a trovare gli stimoli giusti per divertirmi, perché per me il lavoro, cioè il divertimento, è una componente importante nelle scelte di vita, e quindi ho cominciato a guardarmi intorno, ho cominciato a interessarmi al mondo delle start up. Ho fatto un po' di iniziative che sono state sicuramente formative, ma dal punto di vista del successo quasi dei buchi nell'acqua, però, diciamo così, mi hanno insegnato molto e tutte queste cose che ho imparato in questi anni di tentate start up mi sono servite per riuscire a farne una che effettivamente ha funzionato come Rocky 1000.

Speaker 1:

Ce ne sono anche altre che hanno funzionato e che si basano sulla tua abilità di riunire persone dal basso. Per esempio, ricordiamo nel 2023 hai dato vita al sito volontari SOS per il reclutamento e la gestione dei volontari in seguito all'elluvione in Emilia Romagna. Questo modello di reclutamento delle masse è una cosa che secondo te applicabile anche su altri fronti?

Speaker 3:

diciamo che sono tantissimi gli ambiti in cui dal basso si riescono a raggiungere dei risultati importanti coinvolgendo tante persone. Molte sfide, soprattutto oggi, devono essere affrontati in maniera collettiva, coinvolgendo le persone e cambiando magari anche le abitudini delle persone. Gli ambiti sono veramente sconfinati e quindi sono convinto che riuscire a trovare la chiave per riuscire a riunire queste persone attorno all'obiettivo comune, riuscire a trovare anche degli obiettivi comuni condivisibili, motivanti e che permettono alle persone di rimanere focalizzati su quell'obiettivo per tanto tempo, possano essere veramente la chiave per riuscire a risolvere problemi giganteschi. Nel caso di quello che è successo a Cesena e in Romagna, semplicemente abbiamo catalizzato l'intenzione e la volontà di migliaia di persone di dare una mano a spallare il fango. Abbiamo utilizzato le stesse tecniche che utilizziamo per reclutare musicisti, invece che cercare centinaia qua nel territorio, e l'ha permesso veramente di gestire un numero di circa 20.000 persone in migliaia di turni per circa un mese, e credo che abbia aiutato molto nel riuscire a superare e ripulire le strade in maniera relativamente veloce.

Speaker 1:

L'ultima domanda la facciamo a tutti gli ospiti, ed è le emozioni generiche universali più disturbanti per noi umani sono ansia, rabbia e tristezza. Tra queste, con quale ti sei confrontato più asperamente nella tua vita.

Speaker 3:

Direi sicuramente l'ansia. Non sono un tipo rabbioso e non sono un tipo particolarmente triste, anzi. Però devo dire che l'incertezza del futuro, i salti nel vuoto, che sono un po' necessari ogni qual volta si vuole portare a terra un sogno, sono generano uno stato di ansia abbastanza ricorrente, che deve essere gestita e deve essere superata e con cui bisogna fare i conti. Bisogna un po' cercare di accoglierla e trasformarla in volontà di azione non so come dire in atto, in gesto. Ecco, non ci può bloccare e non ci può fermare. Questo è un po' la sfida che io affronto quotidianamente.

Speaker 1:

Fabio Zeffagnini Rock in Mille. Grazie tante per essere stato con noi.

Speaker 3:

Grazie, grazie a voi.

Speaker 1:

Trucchi del mestiere. Il tema degli esercizi di questa puntata è relazioni e connessioni. Nell'esercizio numero uno, vorrei che tu esplorassi le tue relazioni. Le relazioni hanno un ruolo centrale nel nostro benessere emotivo, ma a volte possiamo dare per scontato magari i legami più importanti Allora, questo esercizio ti invita a riflettere sulle tue relazioni e a identificare aree in cui puoi migliorare. Prendi il solito foglio e dividilo in tre colonne. Nella prima scrivi i nomi delle persone più significative per te, come amici, familiari, colleghi, partner. Nella seconda descrivi cosa apprezzi di ciascuna relazione, come queste persone ti supportano, per esempio, o ti ispirano o ti arricchiscono. Cerca di essere specifico e dettagliato. E nella terza colonna elenca un'azione concreta che puoi intraprendere per rafforzare ciascuna di queste relazioni. Per esempio, potresti decidere di dedicare più tempo a un amico con cui non parli da un po', scrivere una lettera di gratitudine o semplicemente esprimere un complimento sincero. Ogni settimana scegli una relazione su cui lavorare e metti in pratica l'azione che hai identificato. Alla fine della settimana rifletti su come il tuo gesto ha influenzato la relazione e il tuo benessere. Ripetere questo esercizio regolarmente ti aiuterà a costruire legami più forti e significativi, migliorando il tuo senso di connessione e di appartenenza. Il secondo esercizio si intitola l'arte di ascoltare, perché ascoltare attivamente è una competenza che può trasformare le relazioni. Spesso, mentre qualcuno parla, la nostra mente è occupata a formulare una risposta invece di prestare veramente attenzione a quello che l'altra persona sta dicendo. Per un'intera settimana, impegnati a dedicare piena attenzione alle persone con cui parli. Segui queste regole di ascolto attivo. Mantieni il contatto visivo e mostra interesse col linguaggio del corpo. Non interrompere e lascia spazio alla persona per esprimersi completamente Rifletti su quello che hai ascoltato e, se necess, chiedi chiarimenti invece di formulare risposte immediate. Infine, riformula con parole tue quello che hai compreso per assicurarti di aver colto il significato giusto. Alla fine della settimana, prendi nota di quello che hai imparato su chi ti circonda e su come è cambiata la tua connessione con gli altri. Potresti scoprire dettagli e sfumature che prima non avevi notato, migliorando così effettivamente la qualità delle tue relazioni. Il terzo esercizio di questa puntata si chiama un gesto di gentilezza al giorno. Praticare atti di gentilezza gratuiti aiuta a uscire dalla propria prospettiva, creando connessioni effettivamente con gli altri. Anche i gesti più piccoli possono avere un grande impatto sul nostro benessere e su quello delle persone intorno a noi.

Speaker 1:

Ogni giorno per una settimana, scegli una piccola azione gentile da fare per qualcuno in modo gratuito, cioè senza aspettarti qualcosa in cambio. Alcuni esempi possono essere che so fare un complimento sincero a un collega o un amico, tenere la porta aperta per qualcuno o cedere il posto su un mezzo pubblico, lasciare un biglietto motivazionale in un luogo pubblico, inviare un messaggio di apprezzamento a una persona che non senti da un po' offrire aiuto spontaneamente, anche solo ascoltando con attenzione qualcuno che ne ha bisogno. Alla fine della settimana rifletti su come questi gesti hanno influenzato il tuo umore e le tue relazioni. Ti sentirai più connesso agli altri e noterai come un piccolo gesto può creare un effetto positivo che si propaga. Ancora una volta diamo il benvenuto a Davide Burchiellaro, responsabile di Genteit. Ciao, davide, ben ritrovato. Ciao a tutti, ben ritrovati voi.

Speaker 1:

Video su youtube, un podcast piuttosto che un programma interamente dedicato, magari su un canale interamente dedicato che parla per l'appunto di ricostruzione di casi di cronaca nera più o meno noti, perché poi ci sono due grandi filoni, no, quelli che ti fanno scoprire casi non noti e quelli che invece ti fanno riassaporare i dettagli, magari inediti, di quelli che conosci già. Ebbene, c'è una cosa interessante e che, a ben guardare, è paradossale si chiamano true crime proprio perché ti mettono a contatto con i delitti, reati veri, e si pensava che tutto fosse a saturazione, invece i numeri stanno ulteriormente crescendo. Ma qual è il paradosso? Il paradosso è che molto spesso questi che sono true true, cioè che vogliono essere veramente in grado di dipingere e di rappresentare la realtà sono realizzati con intelligenza artificiale.

Speaker 4:

Racconta un po' Allora, qui noi potremmo citare una delle tante frasi che leggiamo ogni giorno e che reggono o supportano dei messaggi pubblicitari, ma in realtà è un titolo di un podcast che ha fatto deflagrare un po' questo discorso. Deflagrare un po' questo discorso. Il titolo di un podcast si chiama La segreta storia d'amore gay del marito con il figliastro. Finisce in un raccapricciante omicidio. Allora, questa, che è una storia di un crimine a Litterton, in Colorado, in realtà ha fatto in pochissimo tempo più di due milioni di visualizzazioni e alla fine la gente ha cominciato a chiamare i. In realtà ha fatto in pochissimo tempo più di due milioni di visualizzazioni. Alla fine la gente ha cominciato a chiamare i giornalisti di Cronaca Nera per saperne di più.

Speaker 4:

Il problema è che non c'era traccia di questo crimine perché non era mai successo, quindi era stato generato dall'intelligenza artificiale. Allora, in realtà una persona ha fatto uscire questa cosa appositamente per denunciare quanto nei canali di True Crime, che sono quelli più visti sia su YouTube che su Spotify, fossero diffuse queste pratiche così negative, così anche, come dire, antipatiche. In questo caso l'omicidio era stato inventato interamente da un canale che si chiama True Crime Case Files, che ha fatto tutto con chat GPT, e anche le immagini sono state generate da Midjourney. Quindi in realtà questo True Crime era proprio un fake crime.

Speaker 1:

Che poi alla fine bastava che tutto sommato, dicessero che si trattava di episodi inventati. E sarebbe stato anche un buon modo, perché non si differenzierebbe da un buon libro giallo alla maniera del 2025, è il fartelo passare per vero che sarebbe stato un po come una volta, farti passare un racconto in un libro come se fosse un articolo di giornale sì, oppure siamo di fronte anche a una sorta di moltiplicazione della necessità?

Speaker 4:

è come se non ci fossero abbastanza crimini per poterne parlare e per poter tenere insieme questa diffusione che è diventata capillare, per cui bisogna sempre alzare l'asticella. Non bastano più neanche le fiction, ci vuole qualcosa per andare oltre. Bisogna dare in pasta a questa gigantesca macchina. Qualcosa di nuovo ogni volta.

Speaker 1:

Quindi uccidiamoci di più esatto.

Speaker 4:

Qui quindi, quindi, il tema è un pochino ancora una volta. Io poi, insomma, vedo sempre un pochino lo sfondo del mercato, una volta questo mercato che è cresciuto, poi però un certo momento, dopo che era contato una storia vera, questa finisce e allora si deve andare alla ricerca di qualcosa di che che anche qui vada a pescare tutti i gusti, un po come fa netflix, no, che col bilancino mette insieme tutti gli ingredienti che piacciono, anche qui aggiungono no, storia segreta d'amore gay del marito con il figliastro che finisce, capricciato omicidio, è certamente mette insieme 15 o 16 varianti del classico omicidio, che ovviamente danno la possibilità di allungare il brodo all'infinito o della prurigine specifica, un po' come era successo in una fase della pornografia, quando anche lì i titoli, prima di diventare magari generi o categorie, andavano proprio a cercare la targetizzazione specifica.

Speaker 4:

Eh sì, certo, pornhub ha insegnato questa targetizzazione in maniera assolutamente anche esilarante, perché erano talmente spiegate le etichette che diventavano ridicole. Infatti c'era qualcuno, se non sbaglio, che aveva proprio mimato questa targetizzazione per altri argomenti o per altre cose. Insomma, quindi diciamo che questo però ci deve far pensare a che cosa? Alla nostra dimestichezza con i mezzi di comunicazione nuovi, cioè fino a quando noi possiamo comprendere se è una cosa vera o non è vera e quanto cambia effettivamente il fatto che lo sia o non lo sia, perché il rischio può essere quello che è abbastanza evidente nella generazione Z, soprattutto attraverso le fiction e le serie tv, di come non ci sia emotivamente un coinvolgimento diverso tra la fiction e la realtà o tra una storia che arriva direttamente dalla realtà qui bisognerebbe e non è lo spazio giusto però proporre anche una riflessione più vasta.

Speaker 1:

Tutto sommato, la differenza tra la realtà e la non realtà è che tu, quando la pensi, la pensi sempre in modo non reale perché nella tua mente e quando la apprendi, la prendi sempre in modo non reale perché è nella tua mente e quando la apprendi la prendi sempre in modo non reale perché la prendi attraverso un racconto. Quindi, ciò che differenzia il reale da non reale è che il non reale non è accaduto là fuori. Oggettivamente però, per chi lo percepisce, c'è il soggetto che apprende la storia. Tutto sommato non c'è nessuna differenza. È un po' come quello che fa il nostro cervello se tu hai davanti un leone, provi paura, ma se il leone non c'è e tu pensi che ci possa essere, il tuo cervello prova ansia.

Speaker 1:

Nello stesso identico modo, il tuo corpo reagisce nello stesso modo. Questo tipo di riflessione secondo me più o meno andrà fatta prima o poi, perché tanto il fenomeno fake news sarà sempre più difficilmente controllabile. Allora, tutto sommato, è possibile anche andare a vedere se ci sono degli effetti che possono essere utili, fregandosene del fatto che i contenuti poi siano davvero accaduti in quella che chiamiamo realtà. Ti è piaciuta?

Speaker 4:

Molto, molto, molto. Ritengo che sia veramente una cosa sulla quale andare a fondo.

Speaker 1:

Grazie a Davide Burchellaro, responsabile di Genteit. Ci risentiamo alla prossima. Grazie a voi. La letteratura scientifica. In questa puntata il tema è innovazioni terapeutiche. Tetris contro il trauma. Una singola sessione guidata con il videogioco Tetris ha ridotto memorie intrusive traumatiche in operatori sanitari, mostrando un potenziale per interventi semplici e accessibili in contesti ad alto stress. Yoga e disturbo da stress post -traumatico. Interventi basati sullo yoga, in particolare approcci traumi sensibili, riducono significativamente i sintomi di PTSD e depressione, offrendo strumenti non farmacologici per il benessere mentale. Mindfulness e gratitudine contro il pregiudizio. Una pratica mobile di sei settimane ha ridotto i pregiudizi e allentato i legami con il narcisismo collettivo, dimostrando il potenziale della mindfulness per promuovere l'inclusione. Futuro prossimo. Come sempre, diamo il benvenuto a Gianluca Riccio. Per Futuro prossimoit. Ciao, gianluca.

Speaker 2:

Ciao, Alessandro buonasera.

Speaker 1:

Oggi parliamo di microchip, quegli affarini che tutti sappiamo che sembrano dei ragnetti con molte zampe e che di fatto sono di base quadrata o rettangolare e su cui si basano i nostri device, che siano smartphone o che siano computer. Sappiamo anche che da decenni gli strumenti che utilizziamo quotidianamente si evolvono grazie all'evoluzione di questi microchip. Sappiamo che ci sono delle zone del mondo in cui vengono prodotti maggiormente, sappiamo che ci sono dei materiali, delle materie prime molto particolari, ma alla fine non sappiamo veramente niente. Cioè, io non so te, ma se ci dovessimo mettere qui a dire come è fatto realmente un microchip, come si costruisce, come è fatto dentro, io, per quanto sia smanettone, esattamente non lo so. E la cosa che mi perplime è che, ora come ora, mentre noi stiamo ancora cercando di capire come sono fatti questi micro componenti e che in realtà guidano la nostra vita, l'intelligenza artificiale riesce a progettarne di non comprensibili nemmeno da parte di quelli che sanno. Come sono fatti quelli che già ci sono, ci racconti.

Speaker 2:

Esatto. Vi racconto del panico che è preso, diciamo, ai ricercatori e ai laboratori di Princeton per la verità di una collaborazione ampissima tra Princeton e l'Istituto Indiano di Tecnologia perché i ricercatori hanno iniziato ad utilizzare dei sistemi di intelligenza artificiale per generare non del testo, delle immagini, come noi comuni mortali, ma design di microchip, e poi testarli e hanno scoperto di non capire nulla dei disegni che l'intelligenza artificiale tirava fuori e di scoprire con sorprese e con un certo raccapriccio che questi microchip incomprensibili funzionavano a perfezione e quindi l'intelligenza artificiale è in grado di produrre cose che oramai sfuggono anche alla comprensione dei più esperti.

Speaker 2:

Ecco, ecco e tutto sommato sono riusciti a farsela spiegare dall'intelligenza artificiale questa cosa, cosa c'era di inspieg, cosa e perché l'intelligenza artificiale li ha progettati così il grosso cambio di paradigma che sembrano aver capito i progettisti e che l'intelligenza artificiale non ha considerato il microchip come la somma di alcune parti che vanno messe insieme per ottenere un dispositivo, ma come un unico organismo, e quindi è come se avesse disegnato di botto un oggetto, partendo già dall'obiettivo che questo oggetto doveva ottenere. Non è facile da spiegare, neanche in termini semplici come questi, ma in sostanza quello che ha sorpreso i ricercatori è che l'intelligenza artificiale ha ribaltato completamente l'approccio produttivo di un microchip e questo, se ci pensi, può essere davvero di grande aiuto, davvero di ispirazione, se superiamo lo sbigottimento iniziale.

Speaker 1:

Ecco, tra le cose più interessanti che negli ultimi anni mi hanno affascinato, pur non riuscendo a coglierne interamente lo sviluppo, c'è il dna computing, cioè tutto sommato il fare processori basati su dna, e anche il quantum computing. Questa cosa del fare un design che ragiona in termini di microchip organici, se unita anche a un concetto di computer o di informatica o di componentistica su base biologica o di fisica quantistica, rende il tutto terribilmente fantascientifico assolutamente fantascientifico e soprattutto orientato a dei risultati che ora possiamo soltanto immaginare.

Speaker 2:

Ci sono due grossi capisaldi, due pillar dello sviluppo tecnologico uno riguarda i computer organici, di cui parlavi anche tu, e l'altro riguarda invece i computer quantistici. Sono due grosse linee parallele che ci porteranno, un domani, ad avere dei risultati inimmaginabili. Quello che spaventa un po' è che questi risultati ci parleranno in un linguaggio che forse, in parte, soltanto le macchine stesse potranno capire.

Speaker 1:

Ecco, mi ricordo che una volta c'era quella vecchia legge dell'informatica che diceva che un processore invecchia in quant'era? In 18 mesi. Sì, ecco, adesso non mi ricordo quant'era il numero di mesi esatto. Comunque c'era una legge che ti diceva che la tecnologia invecchia sulla base del coefficiente di invecchiamento dei processori. Se fosse così, adesso, ora come ora, non parliamo più nemmeno di un invecchiamento con traiettoria lineare.

Speaker 2:

Sarebbe un invecchiamento con una traiettoria geometrica assurda una traiettoria geometrica e il messaggio principale è che ci sentiamo già un po' vecchi.

Speaker 1:

noi, fondamentalmente, Ma io non sono ancora scaduto come processore. Guardati bene del farmelo pensare Gianluca Riccio. Futuro prossimo punto IT. Grazie.

Speaker 2:

Grazie a te.

Speaker 1:

Belle notizie Energie pulite e tesori naturali. Sprint solare in francia. La francia ha installato 1351 megawatt di nuovi impianti solari nel solo ultimo trimestre del 2024, accelerando la sua corsa verso le energie rinnovabili. Questo incremento robusto di capacità fotovoltaica, frutto di politiche di incentivo e semplificazione, aiuterà il paese a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a centrare gli obiettivi climatici, approfittando anche dell'elevato irraggiamento estivo registrato. Un parco per l'unicorno asiatico. In Vietnam è stato creato un nuovo parco nazionale per tutelare l'habitat del saola, un animale rarissimo noto come unicorno asiatico. Questa antichissima specie di bovide, scoperta solo negli anni 90, vive tra le montagne anamite ed era a rischio critico di estinzione. L'area protetta ampliata garantirà un rifugio sicuro per il saola e molte altre specie endemiche, rafforzando gli sforzi di conservazione nel sud-est asiatico.

Speaker 1:

Riscaldamento green nel Maine. Lo stato americano del Maine ha raggiunto con due anni di anticipo il traguardo di installare 100.000 pompe di calore a uso domestico. Questi sistemi elettrici ad alta efficienza, incentivati dalle autorità locali, stanno sostituendo caldaie e stufe a combustibili fossili, fornendo riscaldamento e climatizzazione più puliti. Visto il successo, il main, alzato all'asticella, punta ora a 175.000 pompe di calore entro il 2027.

Speaker 1:

Un servizio di sollievo psicologico rapido per le emergenze emotive di tutti i giorni.