
Relief: il podcast.
Relief è il primo servizio di sollievo psicologico rapido dedicato alle emergenze emotive e al benessere quotidiano. Ha sede a Milano e funziona dal vivo in metropolitana (MM5, fermata Isola) e on line su www.reliefpsicologico.it.
Questo podcast racchiude storie di persone, consigli psicologici pratici e tecnici per affrontare meglio la vita di tutti i giorni, letteratura scientifica, consigli di lettura e buone notizie.
Conduce Alessandro Calderoni, psicologo e psicoterapeuta, ideatore del servizio, già voce a RMC e Virgin Radio.
Relief: il podcast.
#5-5 Solitudine, natura e guarigione. Ospite: Paolo Cognetti
Il confine tra natura selvaggia e anima umana si assottiglia attraverso le parole di Paolo Cognetti, ospite di questa puntata di Relief, il podcast condotto dallo psicoterapeuta Alessandro Calderoni. Lo scrittore pluripremiato per "Le otto montagne" ci conduce in un viaggio sorprendentemente intimo tra vette fisiche ed emotive, rivelando per la prima volta i dettagli del suo recente trattamento sanitario obbligatorio e della sua convivenza con il disturbo bipolare.
Cognetti non parla solo di montagne, ma di come queste diventino metafore potenti della nostra ricerca di autenticità. "Siamo animali, siamo figli di questo pianeta e se ci allontaniamo troppo dalla dimensione naturale non stiamo bene," afferma con disarmante semplicità, suggerendo che ciò che chiamiamo "depressione" potrebbe essere anche il sintomo di una disconnessione più profonda dalla nostra natura primordiale.
La conversazione si espande verso territori inaspettati: dall'efficacia terapeutica della scrittura mattutina alle lunghe camminate quotidiane, dalla gestione della rabbia alla ricerca consapevole della solitudine come specchio dell'anima. Il tutto viene arricchito da pratici esercizi di rilassamento che possiamo integrare nella vita di tutti i giorni, dalla respirazione consapevole alla doccia mindful.
Completano l'episodio stimolanti riflessioni sull'intelligence generazionale con Davide Burchiellaro di Gente.it, che esplora come le nuove generazioni stiano ridefinendo i confini culturali, e uno sguardo al futuro con Gianluca Riccio di FuturoProssimo.it, che ci prepara all'avvento della "mentalità aumentata" attraverso intelligenze artificiali sempre più integrate nella nostra percezione quotidiana.
Le tre ricerche scientifiche menzionate riguardano: gli effetti positivi dell'umorismo nelle relazioni genitori-figli, la parità di solidità nelle relazioni nate online rispetto a quelle nate di persona, e l'importanza dell'autocontrollo nei leader.
Infine, le tre "belle notizie" trattano di una scoperta su un fungo anticancro, un nuovo tipo di calcestruzzo più sostenibile e resistente, e un aumento record di tartarughe olivacee in Bangladesh.
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in collaborazione con genteit vai ritrovati in questa nuova puntata di Relief, il podcast connesso al servizio di sollievo psicologico rapido, che ha fisicamente sede a Milano, in metropolitana, linea lilla, fermata isola e per tutti, invece, a partire online dal sito wwwreliefpsicologicoit. Ospite di questa puntata è Paolo Cognetti, scrittore celebre per il suo legame con la montagna, che poi anche il tema centrale del suo libro, le otto montagne. Durante questo colloquio parleremo con lui del suo rapporto proprio con la montagna, usata anche come metafora, e della sua esperienza con la depressione. Discuteremo di come la solitudine e la connessione con la natura possano influenzare a vario titolo il benessere emotivo. I trucchi del mestiere, cioè gli esercizi di questa puntata, si concentreranno sull'apprendimento di tecniche di rilassamento, la respirazione consapevole, il rilassamento muscolare progressivo in una sua particolare variante e la doccia consapevole, tutti pensati per ridurre lo stress e riportare l'attenzione sul momento presente.
Speaker 3:Con Davide Burchiellaro di Genteit il tema è il rapporto tra generazioni e tradizioni all'interno di questo spazio che si chiama Millennials ed è dedicato all'intelligence generazionale. Esploreremo come le nuove generazioni si approcciano alla cultura in maniera inaspettata, se vogliamo anche innovativa, fondendo tradizioni apparentemente lontane e nuove forme artistiche e commerciali. Gianluca Riccio di FuturoProssimoit ci parlerà della mentalità aumentata e dell'avvento di tecnologie che ci permetteranno di interagire con intelligenze artificiali personali in modo sempre più naturale e integrato con la nostra quotidianità. Le tre ricerche scientifiche di questa puntata riguardano gli effetti positivi dell'umorismo nelle relazioni genitori-figli, la parità di solidità nelle relazioni nate online rispetto a quelle nate di persona e l'importanza dell'autocontrollo nei leader. Infine, le tre belle notizie che trattano di una scoperta su un fungo anticancro, un nuovo tipo di calcestruzzo più sostenibile e resistente e un aumento record di tartarughe olivace in Bangladesh. Cominciamo Il caso. Ospite di questa puntata di Relief Paolo Cognetti. Buonasera, paolo, benvenuto.
Speaker 4:Buonasera grazie.
Speaker 3:Paolo è uno scrittore italiano noto naturalmente per il suo profondo legame con la montagna. Il libro che ti ha reso celebre, le otto montagne che vinse, se non sbaglio, nel 2017, il premio strega, vede proprio la montagna sia come luogo fisico, ma anche come metafora. Ecco in che modo la vita in montagna ha un po' influenzato il tuo mondo emotivo.
Speaker 4:Milano, però venivo portato in montagna fin da neonato. Praticamente ho passato tutte le mie stati lì ed era un'esperienza di avvicinamento alla terra, nel senso di a questo pianeta che in città è impossibile. Quindi il mio punto di contatto con la montagna per altri può essere un altro tipo di paesaggio, però ecco, il contatto con le acque, il bosco, il prato, il cielo, le nuvole, gli elementi primordiali di cui anche noi siamo fatti, io lo trovo in montagna.
Speaker 3:Ecco, ma proprio perché sei di città, consiglieresti a chi vive in contesti urbani di riconnettersi con la natura per migliorare il proprio benessere o per ritrovarsi? È un ingrediente di sicuro effetto nella ricetta del benessere personale, secondo te?
Speaker 4:Ma non è che io lo consiglierei. Credo che noi siamo animali, siamo figli di questo pianeta e se ci allontaniamo troppo dalla dimensione naturale non stiamo bene.
Speaker 3:Mi sembra che tutti, in un modo o nell'altro, ne sentiamo il bisogno di recente hai condiviso la tua esperienza a proposito di depressione e anche di trattamento sanitario obbligatorio. Cosa ti ha spinto a rendere pubblica questa parte della tua vita e, oltretutto, come pensi che possa eventualmente aiutare il raccontare le proprie vicende a chi sta magari in momenti di sfida simili?
Speaker 4:ma due motivazioni mi hanno spinto la prima, che per sei mesi circa ho annullato tutti gli impegni pubblici che avevo ed erano partite ovviamente delle voci incontrollate su quale potesse essere la causa, e quindi malattie, eccetera, e volevo spiegare, raccontare che cosa avevo, che cosa ho. La seconda, che credo che il racconto di un personaggio pubblico possa essere utile per chi soffre degli stessi problemi, degli stessi disturbi, a capirsi meglio e forse anche a cercare una cura.
Speaker 3:Nel tuo percorso hai affrontato momenti di isolamento e hai anche un po' in qualche modo teorizzato la solitudine sia scelta che imposta. Ecco cosa si impara dalla solitudine.
Speaker 4:Si dovrebbe imparare a stare da soli, che non è facile per nessuno. Io sono stato tanto da solo ed è una dimensione che tuttora soffro, perché ho idea che l'uomo non sia fatto per stare da solo, sia fatto per stare con gli altri. Però è un'esperienza che consiglio, perché è come stare davanti a uno specchio, è come stare a parlare con sé e spesso la città ci distrae dal sé. Quindi, con tutti questi rumori di fondo e con la presenza delle altre persone, ci dimentichiamo un po' di guardarci dentro e io credo che in parte sia necessario.
Speaker 3:Hai dichiarato che vivere è la sola cura possibile. Ecco tu quali pratiche personali adotti nella tua vita per mantenere un equilibrio emotivo. Quando ci riesci.
Speaker 4:Io cammino, tanto mi sento sempre come dire un eccesso di energie, che forse fa parte anche di questo disturbo bipolare di cui soffro, e quindi cammino anche in città, 10 km al giorno, un cane. Ce ne andiamo a fare lunghe passeggiate nei libri, spesso le risposte a domande che a volte so di avere, a volte non sapevo di avere. Ma i libri te le fanno sorgere e ho degli amici molto preziosi. Questo soprattutto nell'ultimo anno. Ho scoperto quanto sia importante avere delle persone che ti conoscono bene, con cui puoi veramente aprirti e sono casa, sono un luogo accogliente di cui ho bisogno.
Speaker 3:La scrittura è spesso vista essa stessa come una forma di terapia. Il tuo processo creativo ti ha aiutato più a scoprire, più a capire o più a elaborare le tue emozioni.
Speaker 4:Per me è una forma di riflessione ad alta voce, nel senso che quando sto lavorando a qualcosa lavoro tutti i giorni. mi piace farlo la mattina appena sveglio. mi sveglio presto, alle 7, 7 e mezza, e per me le ore così consacrate alla scrittura della giornata sono quelle tra le 8 e alle 10. Sono un paio d'ore di alta concentrazione, anche di grande fatica, certe volte, in cui mi sembra di meditare per iscritto e scrivendo scopro Sì, è come pensare ad alta voce e seguendo il flusso dei pensieri scopro delle cose di me uso dei pensieri, scopro delle cose di me.
Speaker 3:Sotto il punto di vista invece della terapia ordinaria. Quanta parte ha nella tua vita adesso un processo di carattere psicologico o psicoterapico?
Speaker 4:Dal punto di vista farmacologico, assumo il litio, che è il farmaco classico che viene prescritto nei casi come il mio, e faccio un percorso di psicoterapia su cui sono sempre dubbioso perché, appunto, io penso che la psicoterapia la faccio con i miei amici cari, la faccio con le persone che mi conoscono bene. Però mi affido anche a questa scienza e sono proprio agli inizi, vedo un po' di capire, di scoprire se mi sarà utile.
Speaker 3:Ansia, rabbia o tristezza Quale tra queste ti ha dato più scossoni nella vita?
Speaker 4:Sicuramente la rabbia mi appartiene. Sono un incazzoso, spesso mi fanno arrabbiare le cose del mondo, mi fanno arrabbiare le regole della società, mi fanno arrabbiare le mode, mi fanno arrabbiare la stupidità umana. Quindi la rabbia è un sentimento che provo quasi tutti i giorni. Non va bene, nel senso che poi mi piace molto il buddismo e in particolare per il buddismo la rabbia è un sentimento estremamente negativo. Ci fa perdere l'autocontrollo, ci fa perdere la calma, ci fa perdere la razionalità, e queste cose le conosco. Insomma, tristezza sì, la tristezza mi accompagna, ma come tutti, credo. Però, se devo dirne una delle tre è la rabbia.
Speaker 3:Ci sono episodi particolari in cui non sei riuscito a modularla un granché.
Speaker 4:Per fortuna non sono un violento, per cui non ho mai fatto un graffio a nessuno, però sicuramente ho gridato, ho usato violenza verbale e mi sono abbastanza scalmanato diverse volte nella vita.
Speaker 3:E come hai imparato a placarti? Perché tu dicevi non mi piace la rabbia, ma la rabbia è una delle emozioni fondamentali e universali, quindi noi non possiamo non averla. Quello che possiamo imparare a fare è a non produrre comportamenti impulsivi quando abbiamo rabbia.
Speaker 4:Ma io ultimamente la sfogo in un attimo, nel senso che se mi arrabbio grido, dico un sacco di parolacce, insulto e dopo un minuto mi passa, chiedo scusa e appunto le persone che mi conoscono sanno che sono fatto così.
Speaker 3:Diciamo che quindi potremmo pensare che lo step successivo sia riuscire a prosciugarla senza lasciare dei cadaveri verbali sul terreno, senza lasciare dei cadaveri verbali sul terreno.
Speaker 4:Sì, mi piacerebbe che fosse un fuoco che brucia dentro e che riesco a spegnere, a placare da solo, senza che gli altri lo debbano subire.
Speaker 3:Paolo Cognetti, grazie per essere stato con noi.
Speaker 4:Grazie a voi trucchi del mestiere.
Speaker 3:Il tema di questa puntata è tecniche di rilassamento di base. Il primo esercizio si intitola respira e rifletti. Quante volte durante la giornata ti concedi un momento consapevole per fermarti e semplicemente respirare? la respirazione consapevole è uno strumento semplice ma incredibilmente efficace per ridurre lo stress e riportarti al momento presente, scendendo nel corpo e nel presente. Invece di stare appeso tra i tuoi pensieri, tra le emozioni forti, trova un luogo tranquillo dove puoi sederti comodamente. Chiudi gli occhi e comincia a respirare lentamente e profondamente. Con ogni respiro. Porta la tua attenzione al ritmo dell'aria che entra ed esce dal tuo corpo e alle sensazioni fisiche dell'aria che entra ed esce dal tuo corpo. Qualche minuto è sufficiente? Alla fine, prendi un foglio o il tuo diario e annota tre pensieri, sensazioni o emozioni che hai provato. Il rilassamento muscolare progressivo è un esercizio antico con tantissime varianti, che di fatto vuole intervenire, a partire dal corpo, sulla capacità di lasciare andare lo stress. Lo stress si accumula spesso nel nostro corpo sotto forma di tensione muscolare anche senza che ce ne rendiamo conto, magari fino a quando l'accumulo è tale che proviamo dolore perché siamo tutti incriccati, allora sdraiati in un luogo tranquillo. Chiudi gli occhi e comincia dalle mani. Contrai i muscoli per qualche secondo, poi rilasciali lentamente, notando la differenza tra tensione e rilassamento, e prosegui con le altre parti del corpo, immaginando di lasciare andare lo stress accumulato. Prima aumenti l'accento sullo stress contraendo il muscolo e poi, quando espiri, lasci andare in modo tale che il muscolo si rilassi e che il tuo cervello impari molto bene la differenza tra contrazione e rilassamento. Questo esercizio ti aiuterà a rilassarti sia fisicamente che mentalmente, perché la mente non può essere tesa se il tuo corpo è rilassato.
Speaker 3:L'ultimo esercizio che ti propongo in questa puntata è la doccia consapevole. Vorrei che tu trasformassi la tua doccia quotidiana. Ora, non è questo il luogo per determinare se ti fai la doccia tutti i giorni, ma diamo per scontato, vero, che tu ti faccia la doccia tutti i giorni, almeno tutti i giorni. Ecco, vorrei trasformare questo momento quotidiano di igiene personale in un momento di mindfulness, di consapevolezza.
Speaker 3:Così, mentre sei lì sotto l'acqua che scorre, l'acqua calda che scorre sul tuo corpo, porta l'attenzione alle sensazioni e puoi sentire il calore sulla pelle, puoi sentire il profumo del sapone, puoi sentire anche il rumore dell'acqua e differenziare tra il rumore dell'acqua sul tuo corpo e il rumore dell'acqua che scivola nella vasca o sul piatto. Doccia, se la mente inizia a vagare, riportala gentilmente sul presente, stando proprio sulle sensazioni che ti arrivano dalla doccia. Questo esercizio ti aiuta a scaricare lo stress accumulato durante la giornata, se la doccia la fai alla sera, o ti aiuta a liberare la mente dai pensieri e stare sul presente per prepararti a una giornata che comincia, se la doccia la fai al mattino. Ancora una volta diamo il benvenuto a Davide Burchi e l'aro di genteit per parlare di intelligence generazionale.
Speaker 3:Ciao, davide ciao Alessandro bentornati bentrovato cosa ne diresti se Davide Vandes Fros si mettesse a fare musica celtica? perché un po' il tema è questo appropriarsi di culture apparentemente lontane per farne forme d'arte o forme di commercializzazione della propria modalità e della propria arte. A cosa ci riferiamo?
Speaker 2:tra di loro, che è quella di farsi una domanda che fino adesso magari le altre generazioni si sono fatte meno, cioè perché deve esistere una barriera tra il colore della mia pelle e lo stile country? E quindi cosa succede? Succede che si prova, si osa. Quello che prima non si osava è quello che ha fatto Beyoncé, che è una trendsetter da questo punto di vista. Ma cosa ha fatto? ha preso l'intero immaginario western e ne ha fatto un disco. E questo è una grandissima rivoluzione, molto più di quelle proteste un po' stereotipate che si fanno su le università, eccetera, di riconoscimento dei diritti, eccetera, che dopo un po' risultano polverose anche un po' così. No, non piacciono. Invece, in questo modo ti dimostro che io posso fare country, posso inserirmi dentro l'immaginario dei rodei, delle, delle no, del deserto dei cavalli, tutte queste cose che noi abbiamo percepito.
Speaker 3:Dell'integralismo statunitense che magari non ti accetterebbe nemmeno con quella pelle lì.
Speaker 2:Esatto, esatto. È un po' questo, come dire vado a rompere le scatole, proprio in quei territori che sono culturalmente più presidiati. Ed è una cosa che sta avvenendo molto di frequente. Perché, per esempio, una nota marca di caffè che ha fatto un calendario recentemente, ha utilizzato per esempio questo Omar Diop, che è un fotografo senegalese estremamente irridente, che si è messo sempre con l'intelligenza artificiale, si è messo all'interno delle foto stereotipate delle famiglie che fanno i picnic negli anni 50 in America. Appropriarsi di ambiti, però con leggerezza una usa la musica pop, l'altro usa l'immagine e non c'è violenza. Forse anche questo può aiutare a rendere più accettabile un discorso di questo tipo. Sicuramente per le giovani generazioni è così.
Speaker 3:Secondo te, è un'ibridazione che viene fuori da una cultura che non considera i confini, oppure c'è un intento prettamente commerciale o un intento, se vogliamo, sottilmente politico?
Speaker 2:più giovani ci vedono invece il bello della contaminazione, il bello del riprendere in qualche modo periodi considerati mitici e reinventarli. E questo ci sta L'aspetto commerciale. L'aspetto politico io lo vedo un po' secondario, nel senso che l'aspetto politico è un aspetto che non ha un futuro, è solo rassicurante per una certa parte delle persone.
Speaker 2:Cioè, non c'è più la provocazione o la rottura all'Oliviero Toscani per intenderci ad appropriarsi di tutto, cioè si appropria delle ideologie, si appropria del no. Voglio dire in fin dei conti, per pensare, per pensare, per arrivare a pensare di fare di gaza una costa azzurra, bisogna avere per forza in testa uno sfruttamento commerciale? no, di idea, almeno io la vedo così. Probabilmente ci sono tante ipotesi, però è chiaro che in questo, in questa logica, la visione, la visione del fare soldi è sempre quella che vince però un bel centro commerciale a gaza che tu hai un outlet laiera.
Speaker 2:Io penso che nella sua, come dire follia, trump ha ragione in questo modo, cioè il fondo litigano perché non hanno abbastanza soldi. Facciamogli rifare.
Speaker 3:Certo, poi per il resto la tradizione, la cultura, la religione, la storia ma me li compro. Esatto, esatto. Davide Burchiellaro. Genteit. Grazie e alla prossima.
Speaker 2:Grazie.
Speaker 3:La letteratura scientifica. In questa puntata, il tema è relazioni e benessere, umorismo e legami familiari. L'umorismo rafforza i legami genitore-figlio promuovendo interazioni positive e gestione dei conflitti. I genitori che utilizzano l'umorismo nei momenti di tensione possono migliorare la qualità delle relazioni familiari e ridurre lo stress quotidiano. Relazioni nate online Le relazioni formate su app di incontri sono altrettanto solide di quelle nate di persona. Questo sfida i pregiudizi sui metodi di incontro digitali, dimostrando che la qualità delle relazioni dipende più dall'impegno reciproco che dal modo in cui ci si incontra. Amore e altruismo. Nei leader L'autocontrollo è percepito come una qualità di leadership che genera fiducia e allineamento con i valori. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata in contesti dove la coerenza e l'empatia sono fondamentali. Futuro prossimo Siamo con Gianluca Riccio di futuroprossimoit. Ciao, ben ritrovato, gianluca.
Speaker 1:Ciao, ale, ciao a tutti.
Speaker 3:Allora noi non ci bastiamo più. Questo ormai è chiaro, parlando per persone che sono o millennial o quasi boomer, o addirittura boomer. Insomma, c'erano prima questi telefilm con uomini da un milione di dollari, donne bioniche. Avevamo pezzi per correre più veloci, per guardare più in avanti. Poi abbiamo iniziato a considerare nel mondo militare gli esoscheletri per correre più veloci, poi tutta la realtà virtuale, tutta questa serie di wearable, di orologi, di occhiali, insomma, non ci bastiamo più, tanto che già da tempo stiamo tentando anche degli inserti di carattere neurale per dare dei superpoteri al nostro cervello. E siccome, oltre a non bastarci più, siamo comunque sempre classicamente pigri, da quando c'è l'intelligenza artificiale proviamo anche a delegare cose complesse che facciamo noi a degli omini finti, che poi sono degli avatar, che rappresentano semplicemente degli algoritmi di intelligenza artificiale. Ma Gianluca ci racconta proprio tutto su questa cosa.
Speaker 1:Vero. Però prima devo farti complimenti perché hai catturato la mia attenzione. Già i telefilm, anni 80, però facendomi venire in mente una cosa una volta c'era l'uomo da 6 milioni di dollari. Oggi, con 6 milioni di dollari, purtroppo, ci fai veramente veramente poco.
Speaker 3:Le aziende come meta e google attichino in centro si, certo, come superpoteri pochi.
Speaker 1:Secondo me i colossi big tech stanno investendo un bel po' di più. Stanno mostrando già le loro carte per passare dalla vendita degli strumenti, che sono quelli che ci vendono oggi, all'offerta di abilità. In che senso? mettiamo insieme l'intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la computazione conversazionale, che è, quella è il punto d'arrivo, diciamo, di questa prima fase dell'intelligenza artificiale, una convergenza di tecnologie che darà vita a quella che un esperto, luiz rosenberg, definisce mentalità aumentata. Andiamo sul piano pratico. Un semplice esempio mi trovo per strada, cammino e mi chiedo a che ora apre un negozio. Anziché cercare l'informazione su uno smartphone, come si fa oggi, mi basta sussurrare la domanda a che ora apre? Come se avessimo una persona accanto che si trova lì con noi, e una voce ci risponderà istantaneamente nell'orecchio dai nostri occhiali.
Speaker 3:Pensa che ci sono un sacco di pazienti che raccontano questi sintomi e di solito hanno una buona quantità di farmaci da assumere durante la giornata?
Speaker 1:Ecco, noi arriveremo a quel livello, praticamente ci pareggeremo con loro perché avremo davvero le voci che questi agenti di intelligenza artificiale saranno contestuali, cioè condivideranno la realtà che viviamo noi in prima persona, vedranno quello che vediamo dai nostri occhi e ascolteranno quello che ascoltiamo noi. Se li autorizzeremo e sono sicuro che qualcuno lo farà ci sussurreranno di loro iniziativa come un qualsiasi grillo parlante, qualsiasi grillo parlante.
Speaker 3:Ci daranno informazioni, consigli, indicazioni in base al contesto ci faranno sentire come se disponessimo di abilità innate o di un preparatissimo. Gianni Boncompagni, stavo dicendo la stessa cosa. Non è la RAI oggi.
Speaker 1:Sarebbe una specie di Sintra Probabile. probabile, tra l'altro. Rosenberg fa un ulteriore passo avanti perché dice che entro il 2030, quindi dietro l'angolo, non dovremo nemmeno più sussurrarle queste richieste, basterà ammettere le parole con le labbra o pensarle. Addirittura si parla già di marketing delle intenzioni, d'altra parte, anziché di quello dei desideri.
Speaker 3:Hai detto 2030? C'è pochissimo.
Speaker 1:Sì, sì probabile.
Speaker 3:Questo è molto interessante perché vuol dire che la crescita di queste dimensioni aumentate è veramente esponenziale. Cioè pochi anni, sono veramente pochi anni. Noi stiamo parlando di intelligenza artificiale dal 2023 in modo commerciale, e quindi è veramente iper rapidissimo tutto questo.
Speaker 1:È veramente iper rapidissimo. Tutto questo Ci fa capire come la curva di adozione di certe tecnologie sia diventata davvero impervia e superi nella sua velocità la nostra capacità di metabolizzarla fondamentalmente. E quindi, se da un lato l'avvento di queste cosiddette abilità potenziate sembra inevitabile, potrebbe diventare e questo lo dico con un filo di tristezza, necessario per non restare indietro dal punto di vista cognitivo, informativo, rispetto agli altri.
Speaker 3:Quindi, un percorso verso questo futuro in qualche modo super umano è disseminato di insidia interessante perché filosoficamente, io ho sempre pensato che in realtà la realtà non esiste, ma sia una miscela di piccole cose oggettive e misurabili e di tante cose invece interpretate e pensate. Ciascuno di noi vive in una sua realtà, tant'è che noi non ci innamoriamo di persone vere, ma di avatar, cioè come le pensiamo. Non viviamo con delle traiettorie reali, ma adottiamo dei comportamenti che vanno a integrare dei nostri ideali o dei nostri modelli. Tra un pochino, tutto sommato, questo sarà confermato da quello che dici, perché dovremo negoziare tra i nostri moti interni e quelli suggeriti.
Speaker 1:Certo nessuno per il prossimo futuro vorrà restare in panchina tra virgolette quando in giro ci sono persone con i superpoteri.
Speaker 3:Il problema è che anche i supereroi ci salvano in qualche modo da loro stessi, perché questi superpoteri potrebbero in realtà aumentare quello che dicevi prima. Intendo ancora più frammentate, per cui ognuno di noi diventerà un microcosmo e finirà per parlare con se stesso o con chi altro. Vedremo degli altri pazzi o lo saremo tutti che parlano sussurrando a se stessi per avere delle risposte. Ritorneremo un po a quelli che parlano semplicemente guardando in alto e sperando che ci siano risposte o che ci siano voci da qualche altra parte. Meno tecnologia, ma il rapporto con la mente, tutto sommato, si dipannerà tra normalità e follia in un modo nuovo.
Speaker 3:Gianluca Riccio, con noi per futuro prossimo punto it, grazie grazie a te belle notizie dal laboratorio alla vita quotidiana potrebbe essere il titolo di questa puntata. Fungo anti cancro. Scienziati dell'università di nottingham hanno svelato il meccanismo con cui la cordicepina, un composto estratto dal fungo parassita Viagra dell'Himalaya che è il Cordyceps militaris, blocca la crescita delle cellule tumorali. La nuova ricerca mostra che la molecola, già nota nella medicina tradizionale cinese, interferisce con i segnali genetici che alimentano la proliferazione incontrollata delle cellule maligne. Questa scoperta chiarisce perché la cordiceppina abbia mostrato effetti antitumorali in vari studi e apre la strada a farmaci oncologici meno dannosi per i tessuti sani.
Speaker 3:Calcestruzzo verde più resistente. In Minnesota è stato testato con successo un cemento a basse emissioni che non solo riduce l'impatto ambientale, ma offre prestazioni superiori a quelle del calcestruzzo tradizionale impiegato nelle autostrade. Questo materiale innovativo, sviluppato per contenere meno clinker ad alto tenore di carbonio, ha dimostrato di reggere meglio le sollecitazioni e potrebbe far risparmiare sui costi di manutenzione, accelerando l'adozione di infrastrutture più sostenibili. I costi di manutenzione accelerando l'adozione di infrastrutture più sostenibili. Boom di tartarughe in Bangladesh. Sulle spiagge del Bangladesh si è registrato un'annata record per le tartarughe olivacee. Sono stati raccolti 12.425 uova nei nidi protetti, un aumento del 53% rispetto all'anno precedente. Il merito va ai programmi di conservazione e sensibilizzazione delle comunità locali, che hanno permesso di proteggere le deposizioni facendo sperare in una futura crescita di questa specie vulnerabile psicologico rapido per le emergenze emotive di tutti i giorni.